Nasce il gruppo “Scie chimiche – cieli pontini”

Guardando il cielo, a volte riusciamo a notare il passaggio di aerei che rilasciano le classiche scie di condensazione, “contrails” in inglese. Esse sono il risultato dei gas caldi che fuoriescono dai motori degli aerei venendo a contatto con l’aria fredda dell’atmosfera innescano il processo della condensazione: il vapore acqueo si trasforma in piccoli cristalli di ghiaccio soggetti all’evaporazione. Per la loro natura, le scie di condensazione si dissolvono in circa 30-50 secondi (in casi particolari posso permanere nell’aria per pochi minuti) e così non possono essere lunghe.

Essendo dunque un fenomeno del tutto naturale, le scie di condensazione seguono determinate leggi fisiche, le quali si possono riassumere in tre principali condizioni fondamentali:
– quote superiori agli 8000 metri;
– umidità relativa non inferiore al 70%;
– temperatura inferiore ai -40 °C.


scie 4Ma ci sono altre scie, che possiamo vedere tutti i giorni, però, che sono del tutto diverse dalle scie di condensazione. E’ facile rendersene conto: Queste scie sono molto lunghe e molto persistenti: alcune di esse si estendono da orizzonte a orizzonte e permangono nell’aria addirittura per molte ore. Altre assumono comportamenti strani: nella loro lunghezza svaniscono in alcuni tratti ma permangono in altri, oppure si espandono a dismisura o ancora si espandono “a tratti”. E’ ovvio che non si tratta di semplice vapore acqueo.

In alcuni giorni, poi, si possono contare nell’arco di un’ora decine e decine di scie e in altri giorni si può assistere alla formazione di veri e propri reticolati nel cielo, anche fuori dalle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli aerei di linea e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e/o commerciale.

E allora, escluso che si tratti di scie di condensazione, cosa sono, e a cosa servono?
scie 3Lo scopo del gruppo “Scie chimiche – cieli pontini” (che ha una pagina Facebook), dunque, è quello di investigare sul fenomeno e sensibilizzare l’opinione pubblica il più possibile perché si possa far luce sul mistero e sulle motivazioni per cui qualcuno sta irrorando i nostri cieli e quindi anche noi, sulla provincia di Latina (e oltre). Da comuni cittadini dotati però di un pensiero libero, abbiamo notato che spesso, alla comparsa delle scie (che solitamente si espandono diventando formazioni nuvolose) seguono precipitazioni, come se, in qualche modo, ciò che viene sparso nel cielo possa influire sul tempo. Si tratta, dunque, di osservazioni che non hanno l’arroganza di stabilire una verità certa ma di chiedersi cosa stia succedendo.

Il fenomeno delle scie chimiche era noto in tutto il mondo e, da un po’ di tempo, è divenuto quotidiano anche da noi. Altri gruppi e/o studiosi di tutto il mondo hanno già raggiunto delle conclusioni, partendo dall’emissione di nano particelle ricche di bario, alluminio e altri metalli, dannosi per la nostra salute, i terreni e l’acqua, arrivando al controllo climatico.

Ma perché stanno facendo questo?

scie 2Noi non lo sappiamo, ma sappiamo che sta avvenendo. E così, oltre che riunire tutti coloro interessati all’argomento e che vogliano condividere le loro foto e filmati, il gruppo “Scie chimiche – cieli pontini” intende chiamare in causa le istituzioni, il mondo politico, perché quantomeno s’interroghino sul fenomeno e non ignorandolo come bovini allevati per il macello: guardino, perciò, tutti in alto, e ricordino che sotto il cielo affumicato ci sono anche i loro figli.

Il gruppo di ricerca “Scie chimiche – cieli pontini” https://www.facebook.com/groups/693073564095762/