Delogu: “Isole ecologiche e raccolta rifiuti a Priverno, occorre andare avanti e pensare al futuro”

La delibera del commissariale di qualche giorno fa ha semplicemente chiuso il percorso avviato, per mezzo di un’ordinanza temporanea di chiusura punti ecologici interrati e una contestuale richiesta di accertamento tecnico sul loro stato di conservazione e funzionalità, dalla nostra amministrazione – lo afferma Angeo Delogu, ex sindaco di Priverno – . La relazione è arrivata a febbraio, poco rima dell’insediamento del Commissario, e ha certificato una serie di criticità che da sempre avevamo evidenziato.

Ora, se ci sono state delle responsabilità, è bene che vengano accertate nel modo più rigoroso e più esteso possibile. Sicuramente, c’è una fortissima responsabilità politica, per le finalità cui sono stati destinati ingenti fondi pubblici e per l’assoluta inefficienza del sistema di raccolta e smaltimento rifiuti messo in piedi a suo tempo. Una responsabilità dalla quale chi ha assunto quelle decisioni scellerate di certo non può continuare a sfuggire. L’accertamento delle eventuali responsabilità giuridiche, viceversa, è un compito riservato alla magistratura, che ci auguriamo faccia appieno il suo dovere. Il compito dell’amministrazione, invece, è e deve essere un altro: dare risposte concrete ai cittadini, che vogliono un paese più pulito e una raccolta rifiuti efficiente.


Preso atto della momentanea inutilizzabilità delle isole ecologiche, pertanto, occorre organizzare al più presto un nuovo sistema di raccolta. Il riposizionamento dei cassonetti era una misura urgente e temporanea, adotta in attesa delle verifiche tecniche, ma adesso va superata immediatamente, per i disagi e il degrado che comporta. Le soluzioni teoricamente sono due: o si adeguano le isole ecologiche, spendendo altre risorse su di esse, oppure si deve passare ad un sistema di raccolta “porta a porta”.

La nostra amministrazione ha sempre ritenuto che il sistema “porta a porta” fosse la soluzione migliore e l’unica in grado di consentire di raggiungere le percentuali di raccolta differenziata imposte per legge. Si potrebbe organizzare un servizio integrale su tutto il territorio o quantomeno cominciare in via sperimentale dal centro storico. Per il futuro si può pensare anche ad un sistema misto, con un parziale riutilizzo delle isole ecologiche, in seguito ad un loro adeguamento e ad una loro informatizzazione. Su questa strada ci eravamo incamminati, avviando progetti e studi di fattibilità, e ci auguriamo che su di essa prosegua il Commissario prefettizio.

Noi ci mettiamo pienamente a disposizione: siamo pronti a collaborare e lavorare in questo senso. Priverno ha bisogno di voltare pagina – conclude Delogu – e i cittadini hanno il sacrosanto diritto di veder finalmente spesi in maniera adeguata i soldi che pagano per la tassa dei rifiuti, in una prospettiva di riduzione progressiva delle tariffe.