“Il 28 aprile ho convocato per l’11 maggio il Consiglio Comunale che ha all’odg l’approvazione del bilancio e del piano antenne. Fra l’altro il piano comporterà il “trasloco” dell’antenna posizionata in area Lucia Rosa e vi si stabilisce che le antenne esistenti e le eventuali nuove (in aree consentite) siano “raggruppate” su un unico palo e non che ogni gestore si faccia il suo paletto. Segnalo anche che la nostra costituzione sul ricorso di alcuni cittadini è limitata al fatto che ci accusano di non aver compiuto alcuni adempimenti che invece abbiamo fatto.
![Il sindaco Piero Vigorelli](http://www.h24notizie.com/wp-content/uploads/2014/11/Piero-Vigorelli-230x130.jpg)
Tutte le antenne fin qui istallate lo sono su terreni privati, appartenenti a ponzesi che incassano annualmente un modesto affitto. E quindi nessuna antenna è posizionata su un terreno comunale. Tutte le antenne fin qui istallate hanno ottenuto tutti i permessi e autorizzazioni, dalla paesaggistica (competenza regionale), all’archeologica (competenza ministeriale), dalla sismica (regionale) a una sfilza di altri OK. Se il Comune avesse rifiutato il permesso a istallare l’antenna, si sarebbe esposto a un ricorso per danni e lo avrebbe perso (come successo a Minturno)
È una balla colossale e non comprovata da nessuno studio scientifico o semplicemente statistico che a Ponza siano aumentati i casi di tumore a causa delle antenne. Diffondere dati come questi è pura disinformazione e procurato allarme.
Non c’era un ponzese e non c’era un turista che non si lamentasse che i cellulari non avevano campo a Ponza. Adesso la situazione è migliorata, ma alcuni ponzesi vorrebbero ritornare al silenzio telefonico. La prima cosa che un turista chiede quando arriva in una località turistica è la password per il WiFi e una buona copertura telefonica. In una località come Ponza che è separata dal mare, che rischia di essere isolata se c’è mare agitato, il telefono non è solo un compagno di viaggio. È un pezzo di vita vera.
Il cellulare sempre di più non sarà soltanto uno strumento che si mette in tasca e ti permette di telefonare. Col cellulare manovri il conto in banca, il riscaldamento di casa, giochi, vedi film e televisioni, telefoni via Skipe, messaggi in WhatsApp, paghi bollette, prenoti treni e voli, fai foto e filmati, hai il Gps, navighi ovunque, archivi e cancelli, ascolti e componi musica, WiFi… E sarà sempre di più, anno dopo anno…
Per tutto questo e per preparare il futuro serve il massimo della copertura. Quello che oggi può apparire esagerato, fra tre o cinque anni sarà magari insufficiente… La 4G, per citare un esempio, ha una potenza importante ma una ricezione ottimale limitata a qualche centinaio di metri”.