Lino Pace si difende: “Non ho aggredito nessuno”, ma arriva la denuncia. Stampa Romana lancia l’allarme

Lino Pace ha affidato alla sua pagina facebook la replica dopo quanto accaduto sabato sera, con l’aggressione al giornalista Francesco Furlan, colpito con uno schiaffo per un articolo che riguardava un incarico alla ditta della moglie di Pace, da parte del Comune per 16mila euro, scritto da Adriano Pagano. Anzitutto ha smentito di aver colpito il giornalista Francesco Furlan, che però questa mattina ha depositato una denuncia per aggressione al commissariato di polizia di Formia.

primo post linoNel post, oltre a smentire come detto l’aggressione, si dice perseguitato. Inoltre aggiunge i nomi dei quattro assunti della società Lufa Services, della quale è titolare la moglie AnnaMaria Correani che, come da visura camerale, al 31/12/2014 conta però un solo addetto, peraltro non dipendente, ma indipendente. I quattro citati da Lino Pace sono Maurizio Petronzio, Fernando Costanzo, Salvaotre Pace, il fratello di Lino e Giulio Paolino.


post due linoMa non finisce qui perchè lo stesso Pace, sempre tramite facebook, torna all’attacco e denuncia dapprima appalti milionari incassati da alcune ditte grazie al Comune di Formia, eppoi il fatto che noi giornalisti siamo “cagasotto” perchè non lo scriviamo. Infine continua con le offese al giornalista Adriano Pagano che ha firmato l’articolo incriminato, definendolo “vigliacco”, “cornuto” e ancora “vigliacco”.

Ecco il testo del post: “ci sono ditte che prendono dal comune di Formia milioni di euro e fanno centinaia di lavori l’anno e nessuno dice niente perche si cagano sotto questi pupazzeti di giornalisti poi io di Formia vinco una gara e questi pagliacci dicono che c e solo un dipendete assunto, fatevi i calcoli quanto ti costa un dipendente assunto calcolateli x cinque e vedete quanto esce fuori metti tremila euro di spese in un mese, in piu tutti i piaceri fatti ai formiani tagliami di qua tagliami di la e perdi un altra settimana e vedete x la ditta quanto ci rimane su 16mila comp . di iva , poi dice questa specie di giornalista che ho gestito la sosta camper e mbe xche non hai investito tu perche non l hai fatto tu . poi dici che ho gestito il palaghiaccio mbe perche non l hai fatto tu vigliacco che ce di male, e quando lo hanno gestito x gli hanni precedenti non hai detto niente cornutooooooooo. a questi sono i nomi dei dipendenti assunti costanzo fernando , petronzio maurizio pace salvatore paolino giulio tu li conosci almeno chiedi prima di scrivere vigliaccooooooooooooooooo“.

terzo post linoInfine con il terzo post in dodici ore, sempre pubblicato su facebook, documenta i lavori fatti con ben 42 foto. Anche in questa occasione Pace se la torna a prendere con il giornalista che lo ha “offeso con ingiurie”, ribadendo di non aver aggredito nessuno, ed etichettandolo questa volta come “falso” preannunciandogli una denuncia per diffamazione, ma non per l’articolo, ma per una aggressione ricevuta, e quindi tornando a confondere Adriano Pagano, che ha firmato l’articolo, con Francesco Furlan, che ha subito l’aggressione. E continua a ricordare dei dipendenti assunti, che da quattro del post precedente diventano cinque, aggiungendo di aver partecipato a una gara d’appalto e aver vinto con un ribasso.

post furlanNella mattinata di oggi, il giornalista Francesco Furlan ha sporto denuncia per aggressione, e poco fà anch’egli ha affidato al proprio profilo social un commento sull’accaduto, che riportiamo integralemente: “Ciao a tutti, sì ci sono. Mi sono preso un po’ di tempo per pensare. E prima di ogni cosa, voglio ringraziare tutti coloro hanno sentito di esprimere un pensiero per quanto accadutomi. Ovviamente io ho raccontato la mia versione dei fatti, liberi o meno di credermi considerato che, lo voglio dire subito, non ho testimoni e probabilmente questa cosa si chiuderà con niente. Conosco da anni il signor Pace e con lui ho sempre intrattenuto un normale rapporto, tra l’altro anche scrivendogli degli articoli quando me ne ha fatto richiesta. E così gli ho proposto sabato prima che mi colpisse a tradimento, tra l’altro per un articolo che nemmeno avevo scritto io, colpevole ai suoi occhi di aver difeso l’incolumità del mio collega e amico Adriano di cui non ho voluto fornirgli nè numero di telefono, né la residenza considerate le “bellicose” intenzioni. L’articolo con le controdeduzioni lo stiamo pubblicando ora ma non per paura di denunce, minacce, nuove aggressioni o altro, soltanto perchè tra persone democratiche, civili, rispettose le une degli altri mi hanno insegnato, prima la mia famiglia, poi la scuola, quindi chi mi ha fatto amare questo mestiere, si fa così. E se poi non ci si ritiene soddisfatti si va in Tribunale dove un giudice terzo decide su torti e ragioni, risarcimenti e quant’altro. Non avevamo problemi sabato quando glielo ho proposto e non ne abbiamo ora. Capisco la rabbia e le difficoltà del signor Pace da anni sballottato tra un lavoro e l’altro senza avere mai la sicurezza economica, per sé e i propri cari, del proprio futuro: paradossalmente le sue preoccupazioni sono anche le mie ma noi non siamo l’obiettivo. Nel merito della vicenda, mi sento di aggiungere che non è tanto lo schiaffone che ho ricevuto a farmi male, fa parte del mestiere. Qui sono le modalità di quanto accaduto che mi fanno avere paura: per me, i miei amici e tutti quanti non vogliono e non intendono piegarsi alla violenza e alla prevaricazione. Negli ultimi anni, in questa città, abbiamo vissuto un’escalation di insulti e minacce a me, i miei colleghi, e tanti altri che pur non svolgendo questo lavoro, condividendo un percorso di legalità e verità, non desiderano fare compromessi secondo condizioni imposte. Sabato siamo arrivati all’aggressione fisica. Avrei potuto starmene zitto e muto, omertoso come tanti, troppi, spesso fanno o sono costretti a fare per sopravvivere. Questa volta no, adesso basta. Guardatevi intorno, osservate negli occhi le persone che vi sono affianco. Scegliete. Noi e voi non siamo soli, “Noi siamo una legione”. Vi voglio bene”

IL COMUNICATO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA

stampa-romanaContinuano gli episodi di intimidazione a danno dei giornalisti nel sud del Lazio. Francesco Furlan di Formia, direttore del sito H24Notizie, è stato affrontato in strada da un imprenditore locale che contestava il contenuto di un articolo di un collega su un appalto dalla moglie di lui ottenuto con il Comune di Formia. Dopo una vivace discussione l’imprenditore ha schiaffeggiato Furlan.

Poi si è allontanato minacciando ulteriormente il giornalista. Al pronto soccorso Francesco Furlan si è fatto medicare una contusione allo zigomo per 3 giorni di prognosi e questa mattina ha sporto denuncia in questura.

E’ l’ennesima minaccia alla quale sono sottoposti i colleghi pontini in una terra crocevia di interessi legati anche alla criminalità organizzata. Chiediamo alle istituzioni il massimo appoggio per chi ogni giorno fa semplicemente (e bene) il proprio lavoro.