Il ricandidato Salvatore De Meo parla di quanto fatto per il turismo nell’ultimo quinquennio e dei prospetti futuri del comparto locale, ed ecco risvegliarsi l’“Arnaldo furioso”: “Sono incazzato nero. E invito le persone a incazzarsi come me. Non c’è pudore”.
Parole di un altro degli aspiranti alla carica di primo cittadino di Fondi, l’avvocato e attuale consigliere comunale Arnaldo Faiola, che com’è nel suo stile non le ha mandate a dire, puntando infervorato il dito contro l’amministrazione uscente, accusata di non aver concluso praticamente nulla sul fronte turismo e, nel contempo, di gettare in maniera consapevole fumo negli occhi della cittadinanza.
Nei giorni scorsi il sindaco uscente si era speso nel parlare dell’impegno giornaliero e della programmazione messi finora in campo, spaziando dalle iniziative di marketing
a quelle per favorire la promozione turistica destagionalizzata, dall’approvazione della cosiddetta “variante campeggi” al Pua, che “permetterà già dal 2016 l’insediamento di stabilimenti balneari”, passando per gli usci civici, definiti in modo “da dare prospettive” alla fascia costiera. Sicuro, De Meo: il comparto turistico, diceva, “ha acquisito una rilevanza sempre crescente, tale da prefigurare incoraggianti prospettive future”.
Affermazioni che, tra i vari, hanno fatto sobbalzare dalla sedia anche Faiola. Ritrovatosi coi nervi a fior di pelle: “Che faccia tosta. E’ veramente vergognoso – ha detto l’esponente di ‘W Fondi’ – che una persona che si candida a sindaco per rinnovare il proprio mandato continui a ‘imbrogliare’ la gente in questo modo. Sono indignato. Qui si stanno prendendo in giro le persone. Hanno avuto cinque anni di tempo, oltre a quelli precedenti, e poi si viene a dire ‘le cose le faremo nel 2016’. Non è stato aperto neanche un accesso al mare. Hanno fatto zero”. Dalla sfuriata alla provocazione: “De Meo mi dica un solo punto del suo passato programma che sia stato attuato, e io ritiro la mia candidatura a sindaco. Lo farò immediatamente, come gli ho già detto pubblicamente”.
ANCHE ANTONELLI CONTRO IL TURISMO DI DE MEO
Risultati raggiunti, impegno, marketing, valorizzazione. L’intervento del ricandidato De Meo sul turismo non ha lasciato indifferente nemmeno Appio Antonelli, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Anche lui nei giorni scorsi fortemente critico.
“Sinceramente non sapevo se ridere o piangere, ma nel frattempo mi sono dato un pizzico per vedere se ero nella realtà o sognavo”, ha scritto a riguardo il grillino sulla propria pagina Facebook. “Io sono un cittadino di 33 anni e posso constatare che la mia città non ha sviluppato minimamente questo settore, un litorale stupendo lasciato al degrado, all’incuria e all’abusivismo. Un lago che si può ammirare solo in cartolina. La nostra città è davvero piena di stranieri, ma di certo non sono turisti. Per non parlare di un’App da scaricare sul cellulare, che dovrebbe fare da guida, dove le foto non corrispondono ai titoli, mancano le descrizioni e il tutto appare assolutamente scadente”.
Un’applicazione con diverse “stravaganze”: dal palazzo baronale cui è associata l’immagine della chiesa di San Pietro, all’arancio biondo accoppiato con l’immagine di una porzione di pettola e fagioli. Un esempio tra i vari, indicativo di un modo di fare turismo che non piace: “Ho rabbia perché questo settore potrebbe davvero far risorgere Fondi, creare benessere ed evitare che i nostri giovani emigrino in cerca di lavoro”.
