Fondi, il Pd e la “balia” La Penna: dopo l’azzeramento, la reggenza

*Salvatore La Penna*
*Salvatore La Penna*

Un anno zero con annessa “balia”, per il Partito democratico di Fondi. Lunedì scorso, le dimissioni della segretaria Rosaria Alfinito e la conseguente decadenza dei membri del direttivo, scossone legato al flop delle ultime elezioni amministrative e che a certe latitudini ha lasciato politicamente decapitato il partito. Il futuro? Al momento una mezza incognita. Tutto o quasi in naftalina. In seguito al congedo della Alfinito, si è deciso di evitare la strada del commissariamento di fatto, troppo articolata e che in prospettiva avrebbe potuto ulteriormente tagliare le gambe. L’opzione, dunque, è stata quella di una sorta di reggenza che si occuperà di traghettare i democrat della Piana al prossimo congresso, da tenersi in autunno in una data che resta da fissare. A tirare per i prossimi mesi i fili della sezione in vista della rifondazione, col ruolo di diretto supervisore, sarà, dal capoluogo, il segretario provinciale Salvatore La Penna. Che nel proprio compito di coordinamento sarà affiancato da una regia locale da individuare a breve, sia numericamente che nei nomi. Nelle intenzioni, chiare dopo la prossima assemblea, si farà ricorso a qualcuno dei consiglieri comunali uscenti.

Al di là della reggenza, che verosimilmente opererà a regime ridotto, l’attesa è ovviamente tutta per il congresso che sancirà il nuovo inizio. Il Pd è uscito dalle urne con le ossa rotte. La sconfitta, unita alla contemporanea esondazione di forzisti e sodali, ha messo in luce passi falsi, un appeal trascurabile (si è faticato anche a chiudere l’unica lista) e più o meno evidenti attriti tra correnti interne. Messi da parte Mario Fiorillo, Maria Civita Paparello e Luigi Parisella, i tre eletti in consiglio comunale, da chi si ripartirà? Quanto e come inciderà la recente debacle? Per saperlo, non resta che attendere i saluti della balia.