Il sindaco Bartolomeo: “Camorra e politica? Riferirò, ma qui fanno affari”

Il questore De Matteis, De Martino e il sindaco Bartolomeo

Doveva chiarire, il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, lo chiedevano le opposizioni, Udc, Generazione Formia e Idea Domani, le affermazioni rilasciate nelle ore successive all’omicidio Piccolino secondo le quali lo stesso assassinio era stato commesso per mandare un segnale proprio a lui, al sindaco. A confermarlo arrivarono anche le parole del fratello dell’avvocato e blogger trucidato a bruciapelo sull’uscio della sua casa – studio. Per il primo cittadino una esecuzione che rientrava nelle logiche affaristiche del Piano regolatore forse per qualche imprenditore camorrista.

Il punto doveva essere discusso nell’ultimo Consiglio comunale, forse tra i più accesi, caotici e indegni degli ultimi anni. Ma venne rinviato perchè venne meno il numero legale. Un Consiglio comunale strano che vide l’anomala presenza anche di Ernesto Bardellino, accompagnato da un’altra presenza quella della macchina della polizia a stazionare sotto piazza Vittoria.  Che ha poi precisato essere lì per incontrare il suo medico Dario Colella.


Ieri, però, il punto è stato discusso e anzi aperto con un video introduttivo fatto proiettare. Un video che ricostruisce quelle ore con le dichiarazioni del sindaco, del fratello di Piccolino e anche dell’ex assessore all’urbanistica Peppe Masiello. Ha commentato subito il consigliere Di Rocco: “Tutto è iniziato da qui dentro. Si pensava che l’omicidio Piccolino fosse di matrice camorrista. Ringraziamo le forze dell’ordine per la celerità con cui sono arrivate al vero omicida. Noi crediamo come voi che la camorra su questo territorio esiste e va combattuta ma noi crediamo che i formiani siano persone perbene. E allora chiediamo per quale motivo il sindaco ha più volte ricollegato l’omicidio alla camorra e in particolare al Prg? Se c’è qualcuno che sa qualcosa allora lo devono sapere tutti. Lo chiediamo in maniera pacata e seria. Quando successe la questione del caso Valerio, venimmo da lei e lei ci disse che non c’era nulla e poi ci ritrovammo altre dichiarazioni. Ha ricevuto pressioni? Perché il piano regolatore?

Bartolomeo da parte sua ha prima lasciato intendere che forse qualche dichiarazione l’ha resa alle forze dell’ordine o alla magistratura affermando: “Se sono al corrente di fatti rilevanti li dico alla magistratura e alle forze dell’ordine perché è quella la sede. Quando l’avvocato Piccolino è stato ammazzato, sfido chiunque, che tra voi nessuno abbia fatto almeno una considerazione tra il delitto ed eventuali interessi della camorra, considerato anche il fatto che Piccolino non ci andava leggero sul blog. Era costantemente sulla scena, era stato due anni fa colpito con un crick da un esponente di una famiglia di camorra. La considerazione che i formiani sono tutti delinquenti non l’ha fatta nessuno. Anzi, i mezzi di comunicazione hanno rilevato la reazione importante della città. Sono scese in piazza tante persone. La gran parte delle persone avvertivano questo rischio. Erano due mila persone, non sarebbero venute altrimenti. La città rifiuta questi metodi e lo ha dimostrato.

Che rapporto c’è tra camorra e urbanistica? Non lo dico io: l’altro giorno il procuratore De Martino ha detto con chiarezza che la camorra su questo territorio c’è e cerca appalti e costruzioni. Come ad esempio il piano regolatore che prevede certe trasformazioni urbanistiche, come quello terminato nella proposta del professor Purini, che voi avete tenuta nei cassetti, mentre io l’ho messa a disposizione della città. Chiunque può vederla ed esprimere il proprio giudizio.

Non ho fatto riferimento a nessuno e se riferimenti ci fossero spettano alla magistratura. Sono libero però di dire quello che penso e penso che il nesso tra politiche speculative e camorra sia stato presente negli anni. Dalla lottizzazione Solemar, alle accuse che faceva Sorvillo, e tante altre speculazioni edilizie che hanno dietro persone poco raccomandabili. Questo nesso è grave, pericoloso, da combattere. L’atteggiamento più giusto non è mettere sotto accusa me, ma lavorare tutti insieme contro questo rischio. L’omicidio è un fatto assolutamente eccezionale, dovrebbe essere una sveglia. La dottoressa Diana De Martino ci ha fatto un elenco delle famiglie di camorra presenti sul territorio. Io sono formiano come voi. Non possso pensare che sia una città di camorristi. Ma non voglio mettere la polvere sotto il tappeto. Io non sono uno di quelli che dice che la camorra c’è solo perché hanno mandato qualcuno in soggiorno obbligato, c’è perché hanno fatto affari e se tutto questo è collegato ad esponenti politici lo dico a chi di dovere. Vi ho dato tutti i chiarimenti di questo mondo. Il Questore ha detto: aver risolto l’omicidio Piccolino non vi faccia sentire troppo tranquilli. Io sono l’ultimo degli informati, non ho fatto che ripetere quanto sentito. Io non incolpo nessuno, non faccio l’indagatore. Ci sarà qualcuno che lo farà per me.

Il Consiglio si era aperto con gli equilibri di bilancio, illustrati dal neo assessore Enzo Treglia, l’unico della nuova giunta con l’ufficialità della propria delega, il quale ha reso note variazioni per 58mila euro approvate dai revisori dei Conti. I consiglieri Limongi e Di Rocco hanno poi fatto presente che a seguito dell’ultimo Consiglio comunale manca al documento una apposita di voce di accantonamento per cifre destinate al fondo in aiuto dei morosi bisognosi nei confronti di Acqualatina. Il sindaco ha ricordato che quel fondo è previsto nel fondo di solidarietà. Infine la maggioranza ha approvato le variazioni.