Il presidente dell’Anticorruzione Cantone a Gaeta, tra camorra, politica e corruzione

Il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone è stato ospite ieri, lunedì, della celebre manifestazione culturale Libri sulla Cresta dell’Onda che da anni richiama i più importanti personaggi del mondo della letteratura e non solo a Gaeta. Insieme a lui un altro noto magistrato e scrittore, Gianrico Carofiglio.

Il magistrato napoletano ha ovviamente parlato della grande piaga contemporanea nel mondo delle istituzioni e della politica, ovvero la corruzione, fenomeno del quale si è occupato nel suo ultimo libro intitolato “Il male italiano”. Un occasione per rilasciare alcune battute su temi, diciamo così, anche più locali. E Gaeta Cantone la conosce bene visto che solo qualche mese fa l’autorità che dirige ha acquisito i documenti relativi all’appalto sulla gestione dei rifiuti della Ecocar, una società che già conosceva bene. Acquisizione poi compiuta anche dalla Dda. Top secret l’attività in corso però, sulla quale Cantone ha ricordato che “ci vuole tempo”.


Ma i veri protagonisti del malaffare in questo territorio sono i clan, le criminalità organizzate, che per anni hanno scelto il sudpontino come luogo privilegiato dei loro investimenti, per fare affari, e dove è conveniente non sparare per tenere bassa l’attenzione. Ma le mafie vanno spesso a braccetto con la politica e allora i Consigli comunali diventano luoghi dove la corruzione trova spesso il suo habitat naturale.