Tutti sotto la stessa bandiera, certo. Senza però farsi mancare rivalità che nemmeno tra acerrimi nemici. Diffidenza, sgambetti, un matrimonio finito con un rapido divorzio, pesanti accuse, una più o meno appariscente guerra elettorale, silenzio. Ed ora di nuovo veleni. Tra i pentastellati della Piana sono tornate le polemiche. Due entità accomunate dagli stessi obiettivi, eppure distinte. Da una parte “I Grillini Fondani”, che alle amministrative di maggio, vincendo la volata per la paternità della lista del Movimento 5 Stelle, hanno contribuito all’elezione in consiglio comunale Appio Antonelli. Dall’altra parte della barricata, gli attivisti di “Fondi a 5 Stelle”, i fuoriusciti raccolti attorno alla figura di Sergio Leone. Proprio quest’ultimo ad inaugurare il nuovo scontro, nato da un’interrogazione riguardante gli ambulanti abusivi presentata dal neo-consigliere Antonelli durante l’ultima assise. Un passo
che Leone, dissociandosi, ha ritenuto “esternazioni personali” che rischiavano di passare “come politica del Movimento”. “Fondi a 5 Stelle”, aveva anticipato il coordinatore, avrebbe dunque portato a votazione “la sfiducia al cittadino Antonelli”. Che, da par suo, ha subito parlato di una strumentalizzazione, passando al contrattacco. La sua candidatura è stata votata da “I Grillini Fondani”, ha detto, l’unico meetup “a potersi permettere un’eventuale sfiducia”, oltre che l’unico “riconosciuto ufficialmente” dallo Staff di Grillo, solo soggetto che peraltro potrebbe provvedere a una revoca della certificazione. Il meetup rappresentato da Leone “è irregolare”, ha continuato Antonelli, e “non ha mai dato la fiducia al sottoscritto e agli altri candidati certificati della lista ufficiale”. Prese di posizione che per l’altro duellante sono state un invito a nozze. Leone ha tacciato Antonelli di “disinformazione totale sulle linee guida del M5S”, precisato che “Fondi a 5 Stelle è riconosciuto dallo Staff”, ed infine affondato: “Non può assolutamente affermare di rispondere solo al suo meetup”, e “quella sua interrogazione è un pallino fisso a livello personale, non è stata neanche discussa e votata dal suo meetup”. E la lotta fratricida prosegue.
