Pastificio Paone a Formia ovvero quando ti vogliono far sbagliare

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Aggiornamento 28 giugno 2016 – Chi non fa, non sbaglia. Siamo umani e succede. Come nel caso di Pasta Paone che abbiamo pubblicato oggi. E si sbaglia soprattutto quando si viene messi sulla cattiva strada da più di una fonte come questo è il caso. Ragione per cui, intanto le scuse verso le persone coinvolte sono doverose, che poi potranno ugualmente procedere come meglio credono. Quindi, andiamo a spiegare gli errori e proviamo a vedere se li potevamo evitare o meno. Posto che questo poi ora abbia un senso, ma riteniamo di sì perché l’onestà e la correttezza costituiscono valori assoluti.

Nell’articolo riportiamo che al pastificio Paone le acque sono agitate e dichiariamo:


1) che il gas è staccato. Questa affermazione che ci era stata fatta da un confidente è vera in quanto il gas è stato si staccato ma la fonte che ci ha confermato la notizia non ci ha altresì chiarito che era stato anche riattaccato. Abbiamo sentito male? No, più probabilmente non aveva interesse a dircelo o a farci scrivere qualcosa di diverso. Comunque, da una verifica effettuata, lo storico Pastificio in questi giorni è attivo ed anzi ci informano che sono stati sottoscritti diversi nuovi contratti che proiettano uno spiraglio di ottimismo per l’immediato futuro.

2) la luce elettrica verrà staccata. E’ ovvio che non potevamo saperlo, comunque il Pastificio sta lavorando e speriamo che attraverso questi nuovi contratti la gestione possa normalizzarsi

3) la pasta non arriva negli scaffali. E questo è un dato evidente, basta frequentare i supermercati.

4) la produzione è ridotta e avviene per altri marchi. Vero anche questo. Soltanto, ci è stato presentato come un fatto unico quando, in realtà, questo in Pasta Paone è sempre avvenuto. Oltre il 40% della produzione era già in conto terzi . Ma evidentemente, ritiene ora la fonte, abbiamo capito male noi!

5) l’11 novembre ci sarà la prima udienza per l’istanza di fallimento avanzata da un solo soggetto non per mancati pagamenti ma per una differenza di tariffe richieste (ci dicono). Questo è vero e possiamo rivelare perché Fulvio Paone qualche tempo fa sperava che il creditore ci riflettesse. A quanto pare quell’azienda è nata grazie a una stretta di mano con il capostipite Mimmo. Pende comunque un appello che ci hanno informato vuole anche avvalersi del recente annullamento da parte della Corte Europea della legge in base della quale il Pastificio era stato condannato in primo grado. Ancora una volta la legge sembra abbattersi ingiustamente sulla storica azienda che ha dichiarato ottimismo sulla faccenda.

6) lo spostamento della sede legale. Falso. E’ questo un altro passaggio che non potevamo sapere e che ci è stato detto dalle due fonti che ribaltano la vera storia.

7) il figlio del commercialista Ranucci. E’ vero che è stato impiegato come libero professionista presso uno studio legale di Roma come risulta da un sito internet non aggiornato ma questa vicenda era già stata portata all’attenzione dell’Assemblea della Paone lo scorso 29 giugno. E vi era stata data risposta direttamente dall’importante Studio Legale romano. Si tratta peraltro di un rapporto chiuso da oltre due anni come dimostrato da documentazione in nostro possesso. Ora la fonte nega. Perché non ci è stato detto semplicemente che quel sito non era stato aggiornato? Ancora una volta, evidentemente, perché la fonte aveva interesse a non dircelo o ne aveva tutt’altro. In proposito pubblichiamo:

“Gentilissimi,

in relazione all’articolo di giornale H24, Vi confermo quanto già anticipatoVi verbalmente, e cioè che l’Avv. Roberto Ranucci, ottimo e validissimo Professionista, purtroppo non fa più parte del mio Studio da oltre due anni, avendo aperto un proprio Studio in Roma via Luigi Capuana, 56  tel. 0694356266,  mantenendo una mera domiciliazione in Via Vico n. 1, solo al fine di ricevere le notifiche degli atti relativi alle cause che seguiva, prima di andar via dallo Studio. Peraltro è alquanto sgradevole il riferimento a vicende processuali penali, non definitesi con sentenza di condanna, ed alle quali l’Avv. Ranucci è totalmente estraneo.

Cordiali saluti.
Avv. Giovanni Meliadò”

Aggiornamento 28 giugno 2016 – “In riferimento all’articolo pubblicato in data 09.09.2015 sulla testata on line locale “H24 notizie-Formia”  avente ad oggetto le note vicende  della Domenico Paone fu Eramo S.p.a. si comunica che, per mero errore materiale,  è stato indicato l’Avv. Roberto Ranucci con  studio in Roma Via Luigi Capuana, n. 56 tel. 06/94356266 anzichè  l’Avv. Roberto Ranucci, con studio in Latina, Viale Umberto I n. 62, tel. 06.93572527. Alla luce di quanto sopra, Vi chiedo di voler pubblicare la suddetta rettifica con cortese urgenza sulla Vostra testata.

Nel ringraziare anticipatamente, porgo distinti saluti.

Amministratore Unico

Domenico Paone fu Erasmo S.p.a.

Fulvio Paone”

Morale della storia: nel bel mezzo di una vicenda complessa che speriamo si risolva positivamente per il bene dell’azienda e delle sue maestranze, ed anche per il nome di Formia, vicenda che presenta aspetti da chiarire, ci siamo finiti in mezzo noi.

Allo stato ci sentiamo di chiedere scusa a chi si è sentito danneggiato e ai nostri lettori augurandoci che tanto basti a risolvere la situazione che si è venuta a creare e, per quanto riguarda il futuro, cambieremo fonte.

Infine saremo lieti di sentire dal nuovo Amministratore Unico, quando ciò sarà possibile, dell’esito delle numerose iniziative in corso che ci sono state elencate e che hanno mostrato un grande interesse per un marchio storico noto in tutto il mondo del prodotto più caratteristico della nostra produzione nazionale, la pasta di grano duro.

Sarebbe da ricordare il motto della nostra città: Post fata resurgo!