Pulizia aree verdi a immigrati di Karibù, Apl e FI chiedono spiegazioni

Numerose domande e tanti punti oscuri sono usciti fuori dalla conferenza stampa congiunta, organizzata da APL e FI sul tema della ventilata assegnazione alla coop Karibù di Sezze dietro compenso, dei lavori di pulizia delle aree verdi di Aprilia utilizzando gli oltre 70 clandestini ospitati sul territorio. Mariantonietta Belvisi del Coordinamento di Forza Italia ha chiesto nel suo intervento di sapere in che condizioni versano gli immigrati gestiti da Karibù e se sia opportuno in tempi di crisi, alimentare il business fatto sui migranti, assegnando fondi pubblici che inevitabilmente vengono tolti ai cittadini italiani in difficoltà. Inoltre, ha sottolineato come il Sindaco Terra si sia piegato alle direttive nazionali del Pd in tema di accoglienza.

Anche Sonia Pieragostini di Forza Italia ha affermato che per dare realmente dignità e sostegno a queste persone non si può procedere con gli ingressi indiscriminati e senza controllo, poiché accogliere tutti equivale a non accogliere degnamente nessuno. Emanuele Campilongo di APL ha esordito toccando lo spinoso tema del razzismo affermando che “se difendere la sicurezza e le fasce deboli della popolazione italiana, da questo clima di buonismo e di sentimento anti italiano, vuol dire essere razzista allora lo sono!”. Proseguendo il segretario politico di Aprilia in Prima Linea lancia pesanti affondi al sistema dell’accoglienza, “non possiamo lasciare le porte aperte a chiunque, è pericoloso oltre che controproducente per gli stessi immigrati. Come mai a questi ragazzi vengono assegnati 38€ al giorno che poi vengono dati alle coop che li gestiscono, poi gli si vogliono dare 150€ per la pulizia dei parchi da affidare sempre alle coop ma poi, li vediamo girare per Aprilia e rovistare nei cassonetti?”


Dubbi sul sistema in verità erano stati espressi anche a giugno sempre da APL attraverso l’eurodeputato Mario Borghezio che di ritorno da un appuntamento ad Aprilia aveva scritto al Prefetto per chiedere lumi sulla situazione immigrazione ad Aprilia, da allora nessuna risposta. “Ci sono ragioni economiche, politiche e di giustizia sociale che ci portano ad essere fortemente contrari a questa operazione – continua Campilongo – e speriamo che l’Amministrazione si prenda una pausa di riflessione e riveda i suoi piani”. Una parte molto delicata infine, è stata quella relativa all’evidente discrasia tra il trattamento riservato ai bisognosi italiani e ai clandestini. Con quale coraggio – ha concluso Campilongo – il Sindaco guarderà in faccia tutti coloro che pur avendo diritto ai lavori socialmente utili o all’assistenza, sono stati tenuti fuori come “ammessi ma non finanziabili”, poiché i soldi non bastavano mentre per i clandestini le risorse si trovano sempre? Da segnalare anche la presenza del mediatore culturale apriliano-senegalese Ibrahima Camara, il quale ha sottolineato che i nemici sia degli italiani che degli immigrati sono coloro che sfruttano questa tragedia per mero tornaconto economico.