Addio ad Ingrao: funerali di stato a Roma, tumulazione a Lenola

Pietro Ingrao

L’uomo che voleva la luna è pronto a far ritorno a casa, nel paese che poco più di cent’anni fa lo vide a venire alla luce nell’umile casa di pietra costruita dal nonno garibaldino. Spentosi domenica nella propria abitazione romana, dopo un secolo di vita in cui ha tracciato un solco indelebile nel Novecento italiano ed europeo nelle vesti di partigiano, politico, giornalista, intellettuale, Pietro Ingrao verrà tumulato nella sua Lenola, dove tutto era iniziato. Prima, però, spazio ai funerali di stato. Dopo l’allestimento, ieri, della camera ardente presso la Camera dei deputati, aperta fino alle 20 di oggi, per quello che fu il primo presidente comunista a Montecitorio è prevista una celebrazione che prenderà il via alle 11 di domani nella stessa piazza antistante la sede della Camera, alla presenza delle più alte cariche della Repubblica. Una cerimonia che vedrà tra l’altro l’esibizione del maestro Ambrogio Sparagna, che eseguirà alcuni canti popolari amati da Ingrao. Al termine delle pubbliche esequie capitoline, il suo feretro verrà trasferito a Lenola, dove alle 15 è prevista una cerimonia civile. Si terrà in piazza Cavour, nel centro storico, in un luogo simbolo dell’Ingrao politico: è proprio lì che, nelle elezioni del 1948, tenne il primo, contestato comizio, tornandovi poi in più occasioni negli anni Settanta e Ottanta. Un salto alle origini di una figura d’altri tempi. A conclusione della seconda cerimonia, le spoglie mortali del “compagno Pietro” saranno accompagnate in corteo fino al cimitero comunale, per essere infine tumulate nella cappella di famiglia.

Un leader importante nella nostra storia repubblicana”, ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito alla scomparsa di Ingrao, personalità che “non ha avuto paura di esplorare terreni nuovi, né di esprimere dissenso, anche quando questo lo ha esposto a sacrifici sul piano personale”. Da prendere a modello: “La sua passione resterà un patrimonio del Paese e la sua libertà interiore è un esempio per le nuove generazioni”.