Cava a Rocca Massima, Zingaretti concede il nulla osta

I cittadini, compresi quelli che riuniti in comitato hanno dato a lungo battaglia contro l’ennesimo divora-montagna, sembra proprio debbano farsene una ragione. A Rocca Massima, nell’estremo nord della provincia di Latina, aprirà una nuova cava. Gli ultimi paletti rimasti per il via libera all’attività estrattiva erano quelli sul vincolo idrogeologico e sui diritti di uso civico della zona, ma sono stati abbondantemente superati. Dalla Regione Lazio è così arrivato l’ok: in località Colle Medico, ai margini della provinciale che collega Giulianello ad Artena, una cava di calcare può aprire i battenti e restare in attività per dieci anni.

Sono trascorsi nove anni dalla richiesta di realizzare in quella zona una nuova cava fatta dalla Fornaci Calce Grigolin spa, società di Ponte della Priula, centro veneto di quattromila anime. Gli ostacoli che ben presto si sono parati davanti al progetto del sito estrattivo sono stati quelli del vincolo idrogeologico gravante sulla zona, come specificato nel 2006 dal Corpo forestale dello Stato, e del diritto di uso civico, nello specifico di quello di pascolo.


Proprio i due punti per cui, in assemblee pubbliche a cui prese parte anche il sindaco di Cori, Tommaso Conti, il Pd di Rocca Massima rassicurò i cittadini, dicendo che non era possibile autorizzare alcuna cava, come invece intendeva fare il sindaco rocchigiano Angelo Tomei.

La Regione, però, ha alla fine dato il nulla osta sul primo vincolo e poi liquidato il diritto di pascolo, fino ad escludere dalla valutazione di impatto ambientale il progetto per la nuova cava, ritenendola superflua. Giunto anche l’ok dalla Soprintendenza, che ha escluso la presenza di reperti archeologici nella zona, nonostante Colle Medico sia stato più volte indicato come un’area dove era presente una villa romana, il via libera è arrivato.

L’ente presieduto da Nicola Zingaretti ha autorizzato la Fornaci Calce Grigolin ad aprire la cava. E l’azienda dovrà fare anche in fretta visto che, per non perdere l’autorizzazione, l’attività deve iniziare entro un anno. Ok dunque alla cava e affari assicurati per un decennio.