Scuola, Delogu: “No agli aumenti delle tariffe della mensa e del trasporto nonchè ai punti di raccolta”

Angelo Delogu

“Comprendiamo – anzi, lo sappiamo bene – che far quadrare in conti del comune di Priverno è sempre questione delicata e complicata. Eppure di tutto c’era bisogno in questo momento – visto che il bilancio era stato già posto in sicurezza lo scorso anno – fuorché di aggravare ancor più la pressione fiscale sui cittadini. Cittadini – lo ricordiamo – che già in passato si sono trovati a sostenere un peso spropositato, frutto delle scelte sbagliate di una classe dirigente che in vent’anni ha di fatto scaricato sulle spalle dei contribuenti i propri errori e fallimenti.

Se questo vale in generale, vale a maggior ragione quando si ha a che fare con la scuola, che è il luogo in cui si costruisce il futuro della nostra comunità e, perciò, andrebbe aiutata e sostenuta in ogni maniera. Allora riteniamo che sia stato un errore gravissimo, da parte del Comune di Priverno, procedere agli aumenti tariffari della mensa e del trasporto scolastici. Aumenti che arrivano sino a picchi di circa il 30%: uno sproposito! Si tratta di una scelta inaccettabile poiché aggrava ancora di più la situazione delle famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e ad uscire dalla crisi.


Altrettanto sbagliata la scelta di prevedere i cosiddetti punti di raccolta o di concentramento per il trasporto scolastico. Lo scopo del trasporto pubblico, infatti, è quello di evitare l’uso del mezzo privato e – in questo caso – offrire un servizio che sgravi le famiglie di un peso, che a volte può divenire insostenibile (soprattutto se lavorano entrambi i genitori). Ebbene, se si costringono le famiglie – per qualche misero risparmio – a portare i bambini ai punti di raccolta (casomai prendendo comunque l’autovettura) vengono meno le funzioni e le ragioni stesse del servizio di trasporto. Scelte sbagliate, dunque, perché colpiscono i più piccoli e le fasce più deboli e rischiano di mettere in seria discussione finanche il diritto allo studio. Inoltre, si tratta di un inutile accanimento giacché questi grandi sacrifici per le famiglie alla fine porteranno nelle casse del Comune cifre francamente ridicole rispetto ai saldi complessivi di bilancio.

Ci auguriamo, dunque, che si torni indietro e si rivedano simili decisioni. Nel frattempo esprimiamo piena solidarietà ai genitori e alle famiglie. Ci dichiariamo, inoltre, disposti ad attuare e a sostenere, con quanti vorranno, tutte le azioni necessarie e possibili affinché venga tutelato il diritto delle persone a non essere gravati da inutili e odiosi balzelli e ad ottenere servizi efficienti ed adeguati.

Purtroppo – con tutto il rispetto per il Commissario prefettizio – questo è uno degli inevitabili frutti amari del commissariamento, in cui la freddezza della burocrazia pensa solo alla stabilità dei conti e non alla stabilità delle persone. Noi crediamo, invece, che i soldi impiegati per il sociale o per garantire il diritto allo studio non siano una spesa, bensì un investimento, anzi, il primo degli investimenti”. Lo dichiara in un comunicato Angelo Delogu, ex sindaco di Priverno.