Carelli: “Borrelli, assessore e avvocato d’ufficio (urbanistica) di Lucci”

La polemica politico-amministrativa tra me (comune mortale) e l’onnipotente Sindaco Lucci registra una prima significativa svolta con la discesa in campo dell’assessore all’urbanistica Borrelli nelle vesti dell’avvocato d’ufficio del Sindaco. Già indicato tra i possibili successori di Lucci la nomina ad avvocato d’ufficio gli fa registrare un passo avanti sui concorrenti seppure con l’handicap di non essere sabaudiense. Il suo intervento al di là di qualche battuta ad effetto gradita al suo patron, tenta di elevare il tono del confronto. Formula l’ipotesi di due diverse visioni della città: una museale imbalsamata di cui il PD ed in particolare la vecchia guardia, Ialongo ed io, saremmo i custodi, ed una futuristica e futuribile che trova la sua incarnazione nell’amministrazione Lucci.

Può essere che un pubblico confronto scuota la rassegnazione  in cui versa la città tanto più che a fare da moderatore noi ci permettiamo di suggerire un giudice fuori dall’agone politico e possibilmente legato affettivamente alla nostra città. L’effetto positivo sarebbe l’accertamento da parte di Borrelli che i protagonisti delle due visioni sono stati scambiati e ne tragga le conclusioni. Ma veniamo alla vicenda del cinema Augustus da cui è scaturita la polemica. Per candida ammissione di Lucci “E’ proprietà privata, che ci posso fare?” noi abbiamo osservato che trattandosi di un edificio del centro storico e come tale soggetto per legge ad una particolare tutela, per qualunque variante è necessario il passaggio in commissione e poi in consiglio comunale per poi essere sottoposta alla sovrintendenza ai beni culturali ed alla regione. Infatti il PTPR regionale adottato e tutt’ora in vigore con relative norme di salvaguardia, consente nei centri storici soltanto l’ordinaria e straordinaria manutenzione ed il restauro conservativo.


Prescinderne configura  come minimo l’abuso d’ufficio e si presta a quei conti salati che ad anni di distanza affibbia la Corte dei Conti per danno erariale prosciugando i sudati risparmi di una vita di lavoro com’è accaduto ad un ex sindaco di Sabaudia. La messa in guardia verso il Sindaco con questa precisazione si estende anche a Borrelli, reso consapevole della posta in gioco. Con  l’ansia di restituire una struttura culturale-ricreativa alla città il Sindaco ha pensato di poter provvedere da solo saltando a piè pari i passaggi previsti dalla legge  Non ha messo in conto la tentazione di mettere tutti di fronte al fatto compiuto da parte della proprietà. Per non cadere nella trappola avevo suggerito un sopralluogo da parte dei capigruppo con l’assistenza dell’ufficio tecnico comunale per tranquillizzare tutti su un possibile tentativo di uno snaturamento della destinazione. Avendo la proprietà provveduto a rimuovere molto materiale dal cinema lavorando giorno e notte, con una fascia di protezione che impediva la visione e con un tir che ha fatto la spola,  una verifica dello stato dell’immobile è il minimo che si debba fare. Ammesso e non concesso che la proprietà si opponga al sopralluogo, trattandosi di un edificio storico sottoposto a tutela basta un’ordinanza del Sindaco. Perché da un confronto amministrativo –politico corretto e rispettoso gli uni degli altri esasperare il clima ed arrivare a verifiche giudiziarie? A chi giova?”.

Lo dichiara in un comunicato l’onorevole Rodolfo Carelli.