Consorzio di Bonifica, Marcuzzi attacca la Regione

Sulle difficoltà che stanno vivendo negli ultimi mesi i lavoratori del Consorzio di Bonfica dell’Agro Pontino interviene Pierpaolo Marcuzzi di Fratelli d’Italia.

“In questi giorni, seguiamo con apprensione le vicende dei dipendenti del Consorzio di Bonifica che non percepiscono stipendio da mesi e che, quindi, stanno vivendo una situazione di disagio inaspettata. Oltre al fatto che mancano i soldi per gli stipendi, mancano anche risorse per eseguire manutenzioni ordinarie e questo, in un territorio come quello dell’Agro Pontino, che regge tutto il suo sistema nell’idraulica gestita dal Consorzio, non è accettabile. Senza il corretto funzionamento delle idrovore presenti nella nostra provincia andremmo tutti sott’acqua, anche senza nubifragi.


Ecco perché, in questi giorni, ho cercato di fare il punto della situazione, relazionandomi anche con Acqualatina, per vagliare la possibilità di anticipare somme dovute al Consorzio, così da dare una boccata di ossigeno a questa situazione insostenibile per i dipendenti e per le loro famiglie. Per quanto riguarda il nostro Ente, negli ultimi decenni abbiamo accumulato, in teoria, debiti per circa 300.000 euro di cartelle, ma a una prima visione non tutte sono esigibili.

Nel frattempo, il Comune ha dato subito seguito a quanto stabilito in una riunione congiunta con il Consorzio, tenutasi il 9 ottobre 15, e ha autorizzato il pagamento di quanto dovuto per il 2015, in merito alle competenze delle strade. La dirigente del Dip. Finanziario, Nasti, la scorsa settimana ha così predisposto il pagamento di circa 27.000 euro, a saldo delle competenze del 2015. Detto ciò, il Comune è pronto a pagare sia altre competenze sulle strade per circa 80.000 euro, riferite ad anni passati, sia il resto, qualora fosse effettivamente esigibile.

Per quanto riguarda Acqualatina, poi, i funzionari del Gestore del Servizio Idrico Integrato fanno sapere che la Società ha fatto tutto quanto possibile e dovuto per far fronte a queste problematiche, già a partire dallo scorso anno. Infatti, pur comprendendo le gravi difficoltà vissute dai dipendenti dei Consorzi, ed esprimendo la propria solidarietà, i funzionari ricordano che, al momento, la Società non deve alcunché ai Consorzi di Bonifica. Secondo il metodo di calcolo cui ha sempre fatto riferimento Acqualatina, peraltro condiviso da più parti e da tutte le Autorità competenti, fanno sapere, l’importo già corrisposto ai Consorzi da parte della S.p.A., che è pari a circa 7 milioni di euro, copre abbondantemente il debito maturato negli anni.

In merito a tale contenzioso, comunque, si è ancora in attesa di un definitivo giudizio legale sul merito.

Alla luce di ciò, con Acqualatina che ha già versato quanto dovuto, e il Comune che in questi giorni ha versato circa 27.000 euro, appare chiaro che rimangono da versare solo le somme dovute dalla Regione Lazio per poter uscire dall’emergenza.

L’Ente Regionale, peraltro, è responsabile in prima persona della salvaguardia del territorio da allagamenti e dissesto idrogeologico. Non serve fare demagogia, e scaricare le responsabilità ad Enti minori, la Regione Lazio, governata da Zingaretti, deve immediatamente mettere in bilancio le coperture economiche per stipendi e manutenzioni di canali e fasce frangivento. Le manutenzioni di quest’ultime, infatti, sono di competenza regionale e solo demandate ai Consorzi che, purtroppo per loro e per noi, da diverso tempo non ricevono stanziamenti per eseguire manutenzioni.

Nel nostro territorio l’incuria delle fasce frangivento ha creato incidenti mortali e, a ogni temporale, rende rischioso percorrere le strade extraurbane. Il Consorzio ha fatto il possibile, pur senza risorse, per eseguire il maggior numero di interventi possibili. Senza soldi, però, i miracoli non li fa nessuno.
In troppi, durante le elezioni regionali, hanno parlato di cultura, turismo e altro, ma le necessità quotidiane atte a garantire la sicurezza dei cittadini sembrano non esser state considerate. Dove sono i nostri rappresentanti regionali quando la Regione non stanzia un euro, in bilancio, per fasce frangivento e consorzi?