Di Cocco: «Senza pagamenti ai lavoratori del Consorzio di Bonifica gravi rischi alla prima bomba d’acqua»

Gianluca Di Cocco

I lavoratori del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino sono senza stipendio da cinque mesi e stanno organizzando una manifestazione di protesta per far valere le loro ragioni. In un periodo in cui un giorno sì ed uno no c’è un’allerta meteo, lo stop al lavoro di 110 persone vorrebbe dire far tornare Latina palude e creare seri disagi anche alle altre province.

È per questo che l’ex assessore alla Protezione Civile, Gianluca Di Cocco, prende le loro difese e spiega: «La spesa per la realizzazione di opere di bonifica è sostenuta dallo Stato e/o dalla Regione. Nella Regione Lazio la manutenzione delle opere considerate di primario interesse regionale – così come quelle dei canali soggetti al servizio pubblico di manutenzione – è a carico della Regione stessa. Stessa cosa per la spesa di manutenzione, l’esercizio e la custodia delle opere di bonifica e l’intero funzionamento del Consorzio di Bonifica».


Ed aggiunge: «Considerando che si è raggiunto un livello insopportabile della gestione finanziaria del Consorzio di Bonifica (chiaramente per mala gestione a più livelli, ivi compresa la Regione e la latitanza delle istituzioni territoriali), che lede la dignità dei lavoratori senza stipendio da cinque mesi, sarebbe opportuno intervenire per sollecitare la Regione a procedere subito con i pagamenti degli stipendi come promesso. Occorre poi, ed è fondamentale per il nostro territorio il cui l’idrogeologico si regge grazie alle opere del Consorzio di Bonifica, redigere “seriamente” una documentazione da trasmettere al Governo per il riconoscimento, nel prossimo Consiglio dei Ministri, di utili somme da spendere quanto meno per lavori da destinare al risanamento e la messa in sicurezza del sistema idraulico e all’incolumità pubblica. Insomma, almeno per gli interventi tampone che, andando incontro alla stagione invernale, possano garantire sicurezza in caso di un’eventuale altra ondata di maltempo».