A.Ma.Re. Gaeta: “Lavoro e diritti, le diseguaglianze della fondazione Caboto”

Negli ultimi periodi abbiamo sentito e letto diversi proclami per quando riguarda il lavoro dei giovani marittimi, accordi sindacali, fondazioni, facilità di impiego etc, Noi come Associazione Marittima Regionale,( A.Ma.Re. Gaeta.) ci sentiamo in diritto di dover esprimere un nostro parere al riguardo visto che la maggior parte dei nostri iscritti hanno vissuto questa vita e ancora continuano a farlo, passando per le diverse fasi che poi ci hanno portato al termine della Nostra carriera.

Nel mese di Luglio 2015, in occasione del rinnovo del contratto nazionale del lavoro marittimo, le varie organizzazioni sindacali e la Confitarma (Rappresentati dei Armatori Italiani) hanno stipulato un verbale di accordo per facilitare l’imbarco degli Allievi Ufficiali Nautici con agevolazioni economiche da parte dei vari Armatori. Purtroppo ad oggi ancora nulla si è mosso al riguardo, restando tutto lettera morta. Noi come Associazione ci chiediamo il perché! Nonostante che gli Armatori di navi battente bandiera Italiana usufruiscono di agevolazioni fiscali da parte dello Stato (vedi accordo Registro Internazionale e tonnage tax).


A tutto questo da qualche anno si sono aggiunte le varie Fondazioni, con lo scopo di migliorare sia la professionalità e la preparazione stessa degli Allievi, e sia una maggiore facilità all’imbarco. Tutto ciò, ci dispiace dirlo, non sta dando i risultati sperati. Noi ci chiediamo, se non sia opportuno investire i vari contributi di cui usufruiscono le Fondazioni direttamente negli Istituti Nautici, per far si che tutti gli alunni ne possano trarre giovamento e non solo una piccola percentuale come sta succedendo.

La Fondazione Caboto si occupa della formazione dei diplomati nautici i quali dopo aver superato una selezione abbastanza restrittiva (selezione a livello nazionale quest’anno saranno selezionati solo 20 studenti) iniziano il loro percorso formativo sia a bordo delle navi che in Fondazione e questo percorso si completerà, dopo circa due anni e mezzo, con l’esame di Ufficiale di guardia a bordo di navi mercantili. A tale fine, oltre a disporre di rilevanti finanziamenti pubblici, specie dalla Comunità europea, Regione Lazio e privati nonché rette da parte degli allievi, ha ricevuto in fitto dal Comune di Gaeta un intero piano e parte di un altro del “Palazzo della Cultura”, ex caserma Cosenz, per la somma di euro 40.000 che la delibera di assegnazione prevede possa essere ricompensata da attività culturali svolte dalla Fondazione. Tutto questo con il tacito accordo trasversale di politici.

E’ bene ricordare che tutte le attività di formazione e di preparazione che le Fondazioni e/o le persone giuridiche svolgono non hanno alcun riconoscimento da parte dell’I.M.O.(organizzazione internazionale dei marittimi, organismo dell’O.N.U. che detta le linee guida per il Lavoro marittimi e di tutte le attività marittime),per cui anche un allievo che ha terminato l’istituto nautico e che non ha seguito il percorso formativo della Fondazione può accedere sia all’imbarco su navi e, dopo aver raggiunto determinati requisiti, all’esame di Ufficiale di guardia.

A conferma di quanto scritto sopra, l’I.M.O. dichiara che un Allievo Ufficiale può sostenere l’esame di Ufficiale di Guardia presso le Capitanerie di porto a queste condizioni:

1) Avere il “minimum Standard on board”, cioè avere quelle certificazioni rilasciati da Centri autorizzati che rilasciano gli Standard internazionali minimi per potere imbarcare (certificato antincendio, sopravvivenza in mare,pronto soccorso ecc).

2) Essere in possesso del libretto di navigazione con la qualifica di Allievo ufficiale

3) Effettuare 12 mesi di imbarco su navi mercantili con la qualifica di Allievo Ufficiale.

4) Essere in possesso del “Record Cadet Book”,cioè un libretto di addestramento dove si attesta che l’allievo, durante il suo periodo di navigazione, ha effettuato sotto la visione dell’Ufficiale addestratore di bordo, tutte quelle familiarizzazioni, addestramenti, esercitazioni necessarie per poter affrontare la carriera di navigante.

Appare evidente che le Fondazioni forniscono solo una preparazione più approfondita rispetto a quella scolastica, ma non è riconosciuta dagli Organi internazionali che disciplinano le attività marittime.

Ma allora perché tanti i giovani diplomati nautici desiderano entrare nella Fondazione?

La Fondazione Caboto, come tutti gli altri soggetti similari sparsi in Italia, si servono della collaborazione di quasi tutti gli Armatori Italiani, per cui per un giovane cercare imbarco senza passare dalle Fondazioni è quasi impossibile. La Fondazione Caboto ha come Presidente l’armatore D’Amico (armatore con più di 50 navi) e la partership di altri tre o quattro Armatori italiani, ma seleziona solo 20 studenti nautici (selezione fatta a livello nazionale) da immettere nel mondo del lavoro marittimo, lasciando la maggior parte dei diplomati nautici, specialmente di Gaeta e d’intorno, a terra. Se quindi per tutti gli allievi nautici non c’è possibilità di imbarco, come mai la Fondazione Caboto ogni anno effettua dei corsi di “Allineamento” dove i diplomati di altri istituti superiori (Licei,ragioneria ed altri) dopo 500 ore di studi a pagamento presso la Fondazione e dopo il superamento del corso sono equiparati agli allievi nautici e quindi pronti ad essere imbarcati???

Nessuno si preoccupa degli altri diplomati nautici che non hanno superato il corso di ingresso nella Fondazione, della disperazione delle loro famiglie, che dopo anni di sacrifici, restano con i figli disoccupati e senza avere nessuna possibilità di trovare un imbarco. Dopo aver analizzato quanto sopra, ci domandiamo a cosa vanno incontro i ragazzi di oggi dopo il diploma nautico o corso di allineamento, a un mondo di disoccupati senza speranze.