Esproprio a Bazzano, anche il Consiglio di stato dà ragione al Comune

Il Comune di Sperlonga

Per il contestato esproprio di Bazzano, riguardante l’area di proprietà della famiglia Del Vecchio negli anni scorsi individuata dall’amministrazione per un parcheggio vista mare, e quindi finita al centro di una guerra di carte bollate, il Comune di Sperlonga non ha messo in atto nessun abuso.

Un’ulteriore conferma della legittimità dell’azione della controparte pubblica giunta nei giorni scorsi con una sentenza del Consiglio di stato, pronunciatosi sul ricorso principale, quello dei privati, che chiedevano la riforma della sentenza del Tar dello scorso gennaio, e su quello incidentale promosso dall’ente comunale, che tra le altre cose chiedeva la condanna dei ricorrenti per lite temeraria. I giudici, in pratica, hanno confermato il precedente giudizio, rispedendo al mittente le censure avanzate da ognuno degli appellanti. Circostanza che ad ogni modo fa felice il Comune, andato incontro a una nuova conferma rispetto la liceità del proprio operato.


Dato ribadito anche dal difensore dell’ente, l’avvocato Corrado De Simone, che in una nota ha ricordato come i privati “avevano rappresentato di aver subito uno ‘spoglio violento e clandestino’”, spoglio “che la sentenza ha invece escluso, affermando la fondatezza e la condivisibilità della sentenza di primo grado, con la quale il ricorso era stato respinto”. Di più. “Ritengo di particolare interesse precisare – ha aggiunto il legale del Comune– che il Consiglio di Stato ha affrontato anche il tema della denuncia a suo tempo presentata dagli odierni soccombenti contro l’amministrazione e i suoi dirigenti e dipendenti, precisando che l’attività svolta dall’amministrazione è assolutamente corretta e coerente con il decreto di esproprio che emanò nel 2011”.