Fondi, case abusive “grazie alle mazzette” e contrassegni illegittimi: nuova tappa nel processo agli ex vertici della Municipale

Nuova tappa, lunedì presso il Tribunale di Latina, nel processo agli ex vertici della Municipale di Fondi, l’allora comandante Dario Leone e il suo vice Pietro Munno.

Vicende diverse, riferite a un periodo che va dal 2006 al 2009, ma accorpate in un unico procedimento. A Leone, difeso dall’avvocato Letizia Bortone, viene contestato il rilascio di contrassegni per la sosta a soggetti che non ne avevano diritto, circostanza che lo vede imputato per abuso d’ufficio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Il grosso del processo è però incentrato su Munno, difeso da Maurizio Forte e accusato di una tentata richiesta di denaro per l’assegnazione di uno stand al mercato coperto, di assegnazioni discrezionali al mercato domenicale, e soprattutto di aver avuto un ruolo di primo piano nel caso della abitazioni abusive tutelate “grazie alle mazzette”, come sostenuto dai suoi grandi accusatori. Umberto Carlini e Giovanni Maura, ciociari che qualche anno fa tirarono su i fabbricati in questione in un’area vincolata nei pressi del litorale. Pagandoli ad un prezzo maggiorato, dissero, per evitare controlli e sequestri.


Un presunto “sistema” andato a rappresentare la parte più consistente del processo, e che per questa vicenda insieme a Munno ha portato alla sbarra Enzo Di Vito e Claudio Verardi, un costruttore e un giardiniere rispettivamente difesi da Guglielmo Raso e Giuseppe Mastrobattista, indicati dai ciociari come intermediari per la concussione operata dal graduato della polizia locale. Reato che non si sarebbe palesato solo in relazione alla nascita “senza problemi” del nucleo abitativo abusivo, ma anche successivamente. Quando ad esempio le abitazioni vennero colpite da un’ordinanza di sgombero a lungo procrastinata, o quando dagli uffici della Municipale uscì il nullaosta che permetteva, sui lotti dove sorgevano le case, l’allaccio di energia elettrica per uso irriguo.

Durante l’udienza di ieri oltre a uno degli accusatori, Maura, si sono succeduti davanti il presidente del collegio Pierfrancesco De Angelis diversi testimoni, da due agenti della Municipale (di cui uno chiamato a riferire solo per gli addebiti all’ex comandante)  a un poliziotto del Commissariato locale. Per il prossimo 22 dicembre è stata disposta la nomina di un perito incaricato di trascrivere una registrazione che a detta dei due ciociari, costituitisi parte civile e assistiti da Giulio Mastrobattista, conterrebbe le prove delle pressioni subìte dai presunti intermediari della concussione. Quattro giorni dopo verranno ascoltati i testi della difesa. La discussione è stata fissata per il 24 maggio.