Fondi, dimensionamento scolastico: “Sancita la morte del Pacinotti”

“E’ stata sancita la morte del ‘Pacinotti’”, ha detto sconsolato qualche docente dopo la trasferta capitolina con cui una delegazione dell’Itis, venerdì mattina, aveva tentato di bloccare l’ok della Regione sul piano di dimensionamento scolastico riguardante gli istituti superiori di Fondi. Trasferta a quanto pare infruttuosa, dato che dalla Pisana si sarebbero espressi positivamente proprio lo stesso pomeriggio: ignorate ancora una volta, nel caso, le istanze provenienti da alunni, genitori e personale della scuola di via Appia lato Itri.

Le due delibere


Che, tra le tre coinvolte nel piano di riordino disposto dalla Provincia, è quella che ne esce con le ossa rotte: via le classi dell’indirizzo delle scienze applicate, a favore del liceo “Gobetti”, ed addio alla storica sede per un trasferimento in via San Magno, a fare compagnia all’Itc “de Libero”. Inizialmente, era il “de Libero” a dover far le valigie verso la sede del “Pacinotti”, lasciando la propria al liceo. Poi, scattate le prime proteste, col “Pacinotti” tra l’altro da giorni occupato dagli studenti, martedì scorso piccola marcia indietro della Provincia. Senza cambiare la sostanza: dal “Pacinotti”, unico istituto superiore locale dotato di autonomia, ritengono l’offerta formativa tagliata con la scure. E, per la restante parte, messa a repentaglio. Da un provvedimento che si ritiene illegittimo, per di più.

L’ultimo appello

Tutto messo nero su bianco in una missiva inviata giovedì alla presidente della Provincia Eleonora Della Penna e al governatore regionale Nicola Zingaretti. Un documento firmato dal dirigente scolastico del “Pacinotti”, Gina Antonetti, a nome di docenti, genitori e alunni dell’istituto, ma anche di quelli del “de Libero”.

Innanzitutto, la proposta di un polo unico, alternativo al doppio polo liceo-tecnico, quello che poi sarebbe stato definitivamente approvato venerdì pomeriggio in Regione. A seguire, perplessità e conseguenze derivanti dalle decisioni disposte dalla Provincia, prima e dopo il parziale dietrofront sulle modalità del riordino scolastico previsto nella Piana dal 2016-2017: la prima delibera di via Costa contemplava lo spostamento di classi e laboratori del “de Libero” nella sede del “Pacinotti”, con spazi però “non sufficienti né idonei a garantire la sicurezza”; la delibera successiva (e sembrerebbe definitiva) prevede invece lo spostamento delle 20 classi e dei 13 laboratori del “Pacinotti” presso il “de Libero”, dove attualmente ci sono “solo 16 aule libere”. Come un elefante in una Cinquecento. Un’ipotesi “non realizzabile”. E problemi in serie: “l’ordinato avvio” dell’anno scolastico 2016/2017 messo “a repentaglio“; il rischio di “perdita di iscrizioni” e “mancato orientamento dell’utenza”; quello di “danno erariale per manifesta lesione degli interessi della committenza”.

Un insieme di motivazioni che avevano portato a chiedere a Provincia e Regione, in coda alla missiva di giovedì, di fermarsi, sospendendo tutto “così come deliberato dalla Provincia anche per le superiori di Latina”. A quanto pare – lieti di essere smentiti – non sarà così.