Sperlonga, nuova udienza del processo per l’esproprio di Bazzano

Il Comune di Sperlonga

Udienza interlocutoria, martedì presso il Tribunale di Latina, per il processo legato all’intricata, annosa vicenda dell’esproprio di Bazzano, a Sperlonga.

Un’area litoranea dove l’amministrazione comunale ha da tempo progettato la nascita di un parcheggio da duecento posti auto, dando però vita a una guerra di carte bollate con la famiglia Del Vecchio, controparte privata proprietaria di parte dei terreni individuati per l’opera pubblica vista mare. Guerra ancora aperta su più fronti, e che, tra un sequestro e l’altro dell’area da parte delle autorità, nei mesi scorsi ha portato al rinvio a giudizio di due amministratori e un funzionario comunale. L’assessore all’Ambiente Joseph Maric e quello all’Urbanistica Toni De Simone, oltre che il geometra Massimo Pacini, per il suo ruolo di responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune. Tutti accusati a vario titolo di presunte irregolarità procedurali inerenti sia il contestato esproprio che la relativa variante al piano regolatore: abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e violazione delle normative edilizie e paesaggistiche, i reati contestati.


Nel corso dell’udienza tenutasi ieri mattina l’avvocato Corrado De Simone, legale di Maric, ha sollevato un’eccezione relativa alla nullità degli avvisi d’interrogatorio: l’assessore non è mai stato ascoltato riguardo gli addebiti, in quanto, al momento delle convocazioni, non poteva essere assistito dallo stesso De Simone, ai box per problemi di salute. Francesco Di Ciollo, avvocato dei Del Vecchio, ha invece chiesto l’autorizzazione alla citazione del Comune di Sperlonga come responsabile civile – “per 5 milioni d’euro”, ha anticipato lo stesso – cui si sono opposti tanto De Simone che il collega Claudio Lanzotti, legale di Pacini. Una serie di questioni preliminari che hanno portato il collegio penale presieduto dal giudice Nicola Iansiti a propendere per un rinvio. Dal tribunale scioglieranno ogni riserva il prossimo 12 febbraio.