Colpi di arma da fuoco contro l’abitazione della famiglia Ambroselli a Castelforte

Terza intimidazione in un anno e mezzo ai titolari della ditta Ambroselli di Castelforte. Ancora una volta, analogamente a quanto accaduto nell’agosto 2014 all’abitazione del figlio dei titolari e, successivamente, nell’ottobre dello stesso anno ai titolari, ignoti hanno sparato tre colpi di arma da fuoco, sembrerebbe da un fucile a canne mozze, contro il portone a vetro d’ingresso all’abitazione della famiglia in via Petrete, a Castelforte, dove risiedono il 68enne Antonio Giuliano e la moglie, 67enne, Maria Assunta Ambroselli.

L’episodio è avvenuto intorno alle 4 di questa mattina e sul caso indagano le forze dell’ordine chiamate sul posto dai titolari della ditta che in paese ha un’azienda che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti, integralmente in alcuni comuni del sud-pontino, Castelforte, San Cosma e Damiano e Spigno Saturnia, ed è impegnata  con un proprio stabilimento per il trattamento e stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata effettuata in altri comuni del comprensorio, in primis Formia.


Sotto shock l’imprenditore e la sua famiglia. In occasione dei primi episodi di ipotizzò che gli spari fossero una risposta da parte di chi o di coloro non avevano gradito le iniziative legali dell’imprenditore di Castelforte contro la gestione monopolistica dell’affaire dei rifiuti in provincia di Latina. A distanza di un anno e mezzo la storia pare ripetersi esattamente negli stessi termini e senza che quelle iniziali ipotesi siano state mai smentite, Inoltre, con il pesante sospetto che l’azienda castelfortese sia ormai entrata nel mirino della criminalità organizzata campana da sempre attiva nella gestione del ciclo dei rifiuti.

Massimo il riserbo da parte degli inquirenti.