Mafia Capitale andava in vacanza a Ponza da 30 anni

Vista sul porto di Ponza dal bar Welcome

I fasciomafiosi vanno in vacanza come tutti, da sempre, ma anche tra un tuffo e una gita in barca non mancano di pensare agli affari, a progettare investimenti o semplicemente ad agganciare qualche conoscente in difficoltà per prestargli denaro, salvo poi essere pronti ad aggredirgli il patrimonio.

Massimo Carminati (a sinistra) con Brugia
Massimo Carminati (a sinistra) con Riccardo Brugia (al centro) e Massimo Santoni (a destra)

Quando a dicembre 2014 vennero eseguiti i primi arresti nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale fu questo il quadro tracciato dagli inquirenti sui soggiorni a Ponza del presunto boss dell’associazione mafiosa capitolina, Massimo “Er Cecato” Carminati e di quello che è considerato il suo braccio destro, Riccardo Brugia. E ora uno spaccato di vita ponzese è piombato nel processo in corso agli uomini uomini del cosiddetto “Mondo di mezzo”, con un lungo esame dei fratelli isolani Danilo e Umberto Prudente, in cui non sono mancati momenti di tensione in aula e che ha visto più volte intervenire lo stesso presidente del collegio giudicante, Rosanna Ianniello, sostenendo che quanto veniva riferito dal teste non appariva credibile.


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