Sarebbe stato ferito al culmine di una rapina da poche decine di euro, il giovane accoltellato domenica sera alla stazione di Fondi. O almeno questa è stata la prima, parziale versione fornita agli investigatori che lavorano sull’accaduto, tutta da verificare: l’interessato è ancora in stato di choc, e parla italiano a fatica. Si attende l’entrata in scena di un traduttore.
Ad essere raggiunto dai fendenti, infatti, è stato un 21enne di nazionalità indiana residente da tempo nella Piana, incensurato e formalmente disoccupato. L’allarme è scattato intorno alle 20 di domenica, con il personale della “Formia soccorso” che una volta giunto in via della Stazione ha trovato il ragazzo agonizzante a terra, nei pressi del piazzale antistante i binari. Tre, i colpi di arma bianca che lo avevano raggiunto, andati a segno al collo, a un fianco e ad un gluteo. Stabilizzato sul posto, il malcapitato è stato inizialmente trasportato presso il pronto soccorso del “San Giovanni di Dio” – dove il personale in servizio si è occupato di suturargli le ferite con circa quindici punti – poi è stato trasferito e dunque ricoverato al “Fiorini” di Terracina. Nonostante tutto, gli è andata bene: se l’è cavata con otto giorni di prognosi. Per ora verrà trattenuto in osservazione.
Un’aggressione anomala e che, con le ipotesi di reato di rapina e lesioni (si procede contro ignoti), vede impegnati i carabinieri della Tenenza fondana, ai quali, a caldo, lo straniero ha confusamente riferito di essere stato alleggerito di circa 40 euro in contanti. Senza però saper indicare, al momento, la mano che impugnava la lama – non rinvenuta – che lo ha colpito. Fondamentale, ai fini investigativi, potrebbe essere la prossima audizione del 21enne al centro del giallo. Anche perché, sul campo, ci sono elementi minimi: del ferimento non ci sarebbe nessun testimone, senza contare che nell’area dello scalo ferroviaro, più volte nel mirino di carabinieri e polizia per spaccio, non è presente alcun impianto di videosorveglianza funzionante.
