Il sud pontino e la trattativa Craxi – Bardellino di cui nessuno parla

minieriL’EPOCA DEL SEVEN UP – Anni in cui Formia era sulla bocca e sui giornali del mondo. E la mega discoteca della periferica via Fossa degli Ulivi un punto di passaggio, arrivo o lancio per star nazionali e internazionali quali Ray Charles, Pippo Baudo, Stephen Schlaks, Milva, Peppino Di Capri, solo per citarne alcune, chiamate dal direttore artistico e produttore cinematografico Aldo Pomilia, convinte dai ricchi cachet che solo quell’ “astronave” atterrata per volontà di un consorteria criminale, nel silenzio delle istituzioni, poteva offrire. E che oggi giace in stato di abbandono, l’ultimo tentativo di riqualificazione è del 2012.

L'immagine di copertina del libro realizzata dal fotografo Pietro Manno, la modella è Giusy Scialdone, che ha ricostruito con immagini e restauro di foto storiche, l’epopea della più grande discoteca d’Europa
L’immagine di copertina del libro realizzata dal fotografo Pietro Manno, la modella è Giusy Scialdone, che ha ricostruito con immagini e restauro di foto storiche, l’epopea della più grande discoteca d’Europa

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mondo delle star, dello show business, degli eventi, Formia nel 1981 ospitò la giovane “Miss Cinema Roma” Moana Pozzi per la finale nazionale di Miss Italia vinta dalla sedicenne Patrizia Nanetti e, come in un contrappasso, personaggi oscuri, tragici, criminali: dal cassiere della Banda della Magliana Enrico Nicoletti al faccendiere Flavio Carboni, mafiosi quali Luciano Leggio e il boss dei due mondi Tommaso Buscetta, camorristi del calibro di Raffaele Cutolo, il narcotrafficante internazionale Alberto Beneduce, il silenzioso deus ex machina, a cui fu proposta la candidatura cittadina a Sindaco, anche presidente del Formia e del Latina Calcio, oggi collaboratore di giustizia, Aldo Ferrucci e, ancora, un esercito di politici, avvocati, notai e commercialisti più meno noti della provincia pontina, le cui storie dimenticate, seguendo dati e documenti esclusivi mai prima pubblicati, sembrano riemergere dalle macerie delle sale da ballo crollate in un’esplosione che uccise due persone il 3 agosto 1985: la notte che chiuse la straordinaria epopea del “7Up”.