“Il dissalatore che si dovrebbe costruire a Ponza oramai assume i temi di una narrazione degna di un romanzo di fantasia. Il futuro dissalatore è un entità errante quasi un progetto mistico con visioni che non si sa se siano generate da una consapevole programmazione o dalla approssimazione dei nostri amministratori lasciatisi invaghire dal canto di Acqualatina. Vengono oramai esposte al pubblico le carte, i progetti preliminari, gli avvisi di nuove conferenze dei servizi come se fossero progetti reali. Invece sono e rimarranno un inutile sperpero di soldi pubblici, ed una presa in giro per i cittadini Ponzesi”.
Così ribadisce in una nota il Meetup 5 Stelle Ponza (integrale a pagina 2), che sulla questione un anno fa, tra l’altro, organizzò due agorà: uno a maggio e un altro a luglio, entrambi fortemente criticata dal primo cittadino alla presenza dei parlamentari Vito Crimi, Daniele Pesco, Paola Carinelli, Claudio Cominardio. Un tema dibattuto quello del dissalatore su cui l’opposizione consiliare chiese un referendum comunale anche alla luce di quanto esposto nel convegno “Grado di inquinamento naturale di acque e suoli in Italia” – Roma 20 marzo 2015; Accademia Nazionale dei Lincei in occasione della XV Giornata Mondiale dell’Acqua. Anche in quel caso il Sindaco chiuse velocemente la questione: “L’ex dipendente Enea altri non è che un rappresentante sindacale. Bravissima persona ma assolutamente non titolato a esprimere giudizi scientifici” (la riproponiamo considerando che nessuno rispose a dei, a nostro avviso, legittimi dubbi).
A PAGINA 2 ‘I 5 STELLE PONZESI: “SPRECARE SOLDI SENZA CHE NESSUNO PAGHI’