La Corte dei Conti sull’assunzione in Cotral della figlia del sindaco di Formia Sandro Bartolomeo

Ma i consiglieri regionali del M5S ricordano che il danno erariale, ovvero il danno alle casse del sistema pubblico, è da attribuire anche alla Regione Lazio:

“In relazione alla possibile responsabilità erariale della Regione Lazio, ci sia consentito di ricordare che: “Dei danni provocati da azioni illecite degli amministratori di Società aventi forma privatistica (anche se partecipate da enti pubblici), costoro rispondono direttamente ai singoli soci ovvero alla Società, abilitati ad ottenerne il ristoro soltanto mediante gli strumenti forniti dal codice civile; sicchè, da ciò consegue che, trattandosi di società a partecipazione pubblica, il socio pubblico è di regola in grado di tutelareregione lazio2 egli stesso i propri interessi sociali mediante l’esercizio delle opportune azioni civili; se ciò non faccia e se, in conseguenza di tale omissione, l’ente pubblico abbia a subire un pregiudizio derivante dalla perdita di valore della partecipazione, è sicuramente prospettabile l’azione del procuratore contabile nei confronti, non già dell’amministratore della società partecipata, per il danno arrecato al patrimonio sociale, ma di chi, quale rappresentante dell’ente partecipante o comunque titolare del potere di decidere per esso, abbia colpevolmente trascurato di esercitare i propri diritti di socio ed abbia perciò pregiudicato il valore della partecipazione” (cfr. Corte dei Conti Campania, Sez. Giurisdiz., 24/6/2010, n. 1235)”.


Una segnalazione / denuncia, quella dei consiglieri regionali del M5S, tesa a verificare

“profili di responsabilità erariale degli amministratori o dirigenti di Co.Tral.L. S.p.A. ovvero dei vertici politici e amministrativi della Regione Lazio, si attivi al fine dell’accertamento della stessa e del conseguente ristoro dei danni patiti dal pubblico erario regionale”.

Ora non resta che attendere gli sviluppi dell’inchiesta della Procura Generale della Corte dei Conti, auspicando che almeno la Corte dei Conti ponga fine una volta per tutte a queste assunzioni “anomale”, al di fuori delle norme e che favoriscono sempre e solamente le stesse parti politiche“.