Dio è morto (sesta e ultima puntata)

La campana messa in funzione manualmente e in maniera maldestra dal pittoresco gestore, parve voler munire di convalida quell’asserzione. Le due. L’ora in cui i fantasmi ti chiedono di scegliere. L’ora in cui ogni pensiero sembra cerchi chissà dove la forza per non annegare.

«Dolly ha ragione, gente. Facciamolo. Mi offro volontario per portare a compimento il primo sacrificio. Consegnami il sigillo – dunque – e fa’ ch’io possa esserne degno.»


«Antropo’, tu stai fuori.»

«Svizzero, taci. Il momento è dei più grevi. Voglio sentire il parere di Biancospino

Un giovane Ronnie James Dio
Un giovane Ronnie James Dio

«In verità vi dico, che la verità risiede solo nel dolore. Scoprire che un autobus è in grado d’investire una persona, anche quando quella è comodamente seduta in casa sua, sul proprio divano, al sedicesimo piano d’un edificio ultramoderno, può far vacillare il credo più radicato di questo mondo. Raggiungere il Rumore prima che la peste del silenzio faccia scempio dell’ultimo riverbero della sua onda d’urto. Scavarsi nelle carni, permettendo alla luce dei lampioni di portare allo scoperto l’antico marchio. Quello inflitto dai trapassi precedenti. Risorgere guerrieri. Procedere raminghi con indosso il peso del sapere. Abbattere gli eventuali ostacoli – senza dar peso alla natura che li ha generati – e fare in modo di giungere laddove il rancido dell’appartenenza non possa più essere sfruttato a nostro svantaggio.»

«Ué Max, Biancospino si droga, su questo non ci piove. Non vorrai prendere per buone le sue cazzo di omelie? A suggerirgli quei discorsi è la follia congenita, non altro. Non crederete mica che sia il nuovo messia giunto da chissà dove? Qui stiamo parlando di omicidio. Sapete le pene detentive a quanto ammontano?»

«Tu non capisci, DarkLady cara. A me invece appare tutto così chiaro, adesso. Risulteremo invisibili agli occhi dei sacrileghi. Nessun omicidio. Semplice riconciliazione con le forze che regolano il normale flusso della vita. Dolly ha il dono dell’illuminazione. Io andrò. Chi mi ama sarà pronto a seguirmi in questa campagna di sensibilizzazione verso Dio.»

«Antropo’, tu rinascerai leggenda.»

«Sì, e tu cervo a primavera, Svizzero. Voi state male. Non seguite la ragione.»

«Ale’, ognuno è libero di fare della propria esistenza quello che vuole. Se hai paura, fuggi pure. Va’ a nasconderti come il gufo allo spuntar del primo giorno. Noi siamo stanchi d’indossare maschere. Antropophagus da stanotte sarà mio fratello, e come tale lo tratteremo tutti. Io stesso officerò in contemporanea, in modo che il sacrificio possa essere gradito a Dio. E di nuovo sopraggiungeremo nella gloria, per giudicare i morti che vivono e il nostro regno non avrà fine.»

«Alleluia, Condor. Alleluia, Fratelli

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