Il Consorzio Industriale incontra i russi ma dimentica le sanzioni

La visita nel Sud Pontino, a Gaeta e Formia, di Alexander Belskij, sindaco della città di Sestrorezk (municipio di San Pietroburgo, area Nord-Ovest della Federazione Russa), rappresentava una ghiotta occasione per il rilancio della zona.

Il tavolo dei relatori
Il tavolo dei relatori

Peccato però che sia finora stata sfruttata ben poco in assenza di una vera sinergia e collettivismo dei diversi settori dell’economia locale. La classe imprenditoriale locale, infatti, si è presentata all’incontro presso il Consorzio Industriale del Sud Pontino con l’esponente pubblico russo, accompagnato nell’occasione dalla consorte, in ordine sparso e quasi completamente impreparata sul tessuto economico – industriale e sull’attuale linea governativa russa nel campo delle controsanzioni introdotte dopo l’imposizione delle sanzioni occidentali in seguito alla crisi in Ucraina e all’unificazione della Crimea alla madre – patria russa.


Pur ammettendo che in seguito alle sanzioni reciproche si sono complicati i rapporti russo – italiani, tuttavia c’è da far presente che le relazioni bilaterali sono dinamiche e in continua evoluzione e, pertanto, richiedono una particolare attenzione gli ultimi sviluppi sul piano economico al riguardo delle recentissime misure intraprese dal governo russo in merito alle restrizioni sulle importazioni di generi alimentari.

consorzio-industriale-settembre-2016-russi-2Eppure, strano a dirlo, l’indurimento delle controsanzioni russe potrebbe rappresentare un’eccellente opportunità per operatori sudpontini per espandersi in Russia e attirare investimenti russi nell’area.

Per fare ciò sarebbe necessario un attento esame dei provvedimenti, competenza nella materia e un preciso punto di riferimento capace di attirare come calamita, incanalare e coalizzare delle realtà del tutto sparse e spesso in contrasto tra di esse.

Alexander Belskij, sindaco della città di Sestrorezk
Alexander Belskij, sindaco della città di Sestrorezk

Invece, all’incontro con il signor Belskij, dall’imprenditoria locale non è stata avanzata alcuna proposta concreta con il coinvolgimento di questo o quel settore dell’economia locale, né è stata prospettata alcuna possibilità o forma concreta di possibili investimenti russi nell’economia locale.

CONTROSANZIONI RUSSE E MERCATI POSSIBILI – Passando al sodo, nessuno sapeva che il 3 settembre scorso è entrato in vigore il decreto governativo russo del 22 agosto 2016 No. 832 che restringe ulteriormente le importazioni dei prodotti ittici, in particolare dei crostacei e dei molluschi, da aggiungersi alla già vietata importazione del pesce vivo.

Golfo di Gaeta e allevamenti ittici
Golfo di Gaeta e allevamenti ittici

ITTICOLTURA – I russi, infatti, considerano prelibatezze telline, vongole e cozze che si consumano in grandi quantità sul mercato interno. La poca produzione nell’Estremo Oriente russo e l’appena avviata produzione in Crimea (si prevede che raggiunga la piena produzione nel 2020), però, non sono in grado di saturare l’enorme mercato russo. L’occasione da cogliere al volo sarebbe quella di impiantare allevamenti di frutti di mare, ma anche di spigole e orate (due specie molto apprezzate e considerate pregiate dai consumatori russi). Se non si possono esportare i prodotti dall’Italia, infatti, si potrebbe pensare di impiantare allevamenti con le tecnologie e personale italiano sul posto in Russia, importando anche avannotti e specie dei frutti di mare/molluschi per scopi riproduttivi tutto considerato che la legge russa non vieta l’importazione del materiale per riproduzione delle specie per allevamenti.

Aziende di allevamenti ittici e miticoltori del Golfo, come noto, hanno accumulato una pluriennale esperienza ed eccellenza che potrebbe “sfondare” in Russia, senza intaccare l’occupazione sul territorio, anzi, aumentandola per l’aumento della produzione di avannotti da crescere e far riprodurre in Russia.

Spiaggia di Serapo
Spiaggia di Serapo

TURISMO BALNEARESecondo punto è il settore della balneazione sul quale in gran parte si regge l’economia pontina. La prossima stagione balugina e con la prospettiva dell’applicazione alla lettera della tante volte rinviata direttiva Bolkenstein, che metterà all’asta gli stabilimenti balneari ovvero il miglior offerente avrà la licenza, sarebbe l’ora di tutelarsi, costituendo ad esempio joint-venture con investitori russi, attirando denaro fresco, ma non solo…

Il coinvolgimento diretto degli investitori russi nella gestione dei litorali stimolerebbe il traghettamento sulle spiagge italiane di enormi masse di clientela russa, sottraendola alla Turchia, Grecia, Spagna, Cipro ed Egitto. A quel punto si potrebbe parlare di un vero e proprio flusso, ossia turismo di massa, con un notevole indotto per i residenti locali: riempimento delle strutture ricettive alberghiere, ma anche di B&B, di affittuari privati, così riempiendo anche locali, ristoranti, pizzerie, pub…

paoneSETTORE ALIMENTARE – Terzo punto è la pastasciutta. La pasta italiana viene considerato un prodotto alimentare di prima necessità e pertanto esonerato dalle controsanzioni russe da cui può essere esportata liberamente. Nonostante la svalutazione del rublo e, di conseguenza, il calo del reddito disponibile di un russo medio, la pasta tira eccome. Un russo poco abbiente o in difficoltà economiche, infatti, può rinunciare alla carne, ridurre il consumo di pesce, ma non rinuncerà mai alla pasta, soprattutto quella originale “Made in Italy”.

Sul territorio c’è l’eccellente pastifico Paone, uno dei primi ad aver avviato l’esportazione del prodotto in Russia. Ora però le vendite sono calate e la situazione è ben lontana dall’essere rosea. Forse una tale conseguenza è stata dovuta a una mancata percezione della nuova realtà russa, all’incapacità di riorientarsi sul mercato, cogliere nuove occasione e opportunità o, ultimo ma non meno importante, mancati, o ridotti, investimenti nella promozione e nella pubblicizzazione del proprio marchio e dei propri prodotti sul mercato russo.

Eppure ci sono presupposti per credere che il famoso e pregiato marchio possa riconquistare la propria fetta del mercato russo.

Purtroppo, però, a fare da portavoce agli operatori pontini dei temi sopraelencati si è fatto il sottoscritto…

Intervista video di Saverio Forte. Testo a pagina 2 di Vsevolod Gnetii, direttore responsabile dell’ufficio di corrispondenza in Italia – Agenzia giornalistica russa “New Day – Italia”.

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