Uccisa dalla collega alle Poste, azienda e sindacati sapevano della persecuzione

magistri2-000ARIANNA MAGISTRI: COLPEVOLE O INNOCENTE? I rapporti tra Arianna Magistri e Anna Lucia Coviello erano tesi, anzi pessimi, da almeno 5 anni. L’ufficio dopotutto era piccolo e tutti sapevano di quanto accadeva. Eppure la Magistri non era sempre stata in quel piccolo ufficio postale di Sperlonga, dove la Coviello invece, nonostante la residenza a Terracina, aveva scelto di stare da molti anni. Anzi, Arianna Magistri aveva più volte tentato la carriera da docente, insegnante di lingua spagnola per la precisione. Ed era anche riuscita a concludere due anni scolastici tra Formia e Castelforte, in entrambi i casi come sostituzioni all’interno di un istituto tecnico commerciale, rispettivamente Filangieri e Tallini. Prima ancora un periodo all’istituto privato Colabello di Formia. Una carriera che non ha poi avuto un seguito. Nell’anno 2013 – 2014, infatti, la Magistri, nel corso dello svolgimento dell’esame finale dei tirocini di formazione attiva – che servono ad ottenere l’abilitazione all’insegnamento, si rese protagonista di un duro attacco verbale alla commissione esaminatrice – che accusò di favoritismi – perchè colpevole, secondo la tirocinante Magistri, del cattivo andamento della prova fino a quel momento. Un carattere burrascoso – come emerge da alcune testimonianze che raccontano dei dissidi all’interno dell’ufficio postale di Formia dal quale andò via –, o una persona tranquilla, che la vede vittima di un incidente, di una tragedia imprevista. Anzi, dalla quale la sua difesa, composta dagli avvocati Tallini e Cardillo Cupo, forniscono una versione – non ritenuta credibile dal Gip –  secondo la quale la colluttazione tra le due donne sarebbe stata cominciata dalla stessa Coviello.

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