Parco De Curtis a Formia, il comitato Mamurra: “La politica delle bugie, facciano almeno manutenzione”

“Com’era facilmente prevedibile – si legge in una nota stampa del comitato – i nostri amministratori non hanno dato alcuna risposta alla domanda posta nel nostro comunicato del 29 settembre scorso: A chi appartiene il parco De Curtis? Facendo però una piccola ricerca abbiamo cercato di scoprirlo.

Dopo le numerose e interminabili battaglie degli anni ‘70 in Consiglio Comunale, intraprese da coloro che “all’epoca erano all’opposizione”, l’area passa nella disponibilità del Comune con delibera regionale del 23/05/1995 n. 4498. L’area viene destinata a parcheggio, parco pubblico e parco giochi, in osservanza di quanto deciso dalla Giunta regionale. In forza di questa decisione, però, il Comune di Formia non ne acquisisce la proprietà, ma solo l’uso, pagando un “fitto annuale”. Nel maggio del 2005, poi, viene finalmente estromesso il privato che, protetto fino ad allora dalle maggioranze politiche alla Regione, gestiva l’area dal 1975, impedendone la fruizione ai cittadini. Da quanto premesso scaturiscono altre domande:


Perché non si è provveduto a richiederne l’acquisizione dalla Regione Lazio, soprattutto ora che c’è la grande disponibilità del presidente Zingaretti verso la città di Formia e del suo Sindaco?! Perché non attivare gli uffici legali del Comune con specifiche ricerche, per verificare a chi appartenesse quell’area?!

Abbiamo poi apprezzato molto, all’epoca, le proposte dell’ass. Eleonora Zangrillo, quando nelle sue dichiarazioni programmatiche nel Consiglio Comunale del 29/06/2013 annunciò: “…Per quanto riguarda la vivibilità di Gianola, 400.000 euro (quattrocentomila) per la realizzazione di una pista ciclabile su VIA DEGLI ORTI – Via DELLE VIGNE…”. La Zangrillo poi aggiunse anche: “Abbiamo chiesto 2.000.000 euro per la sistemazione dell’area parco, nel parco EX-GIL…”.

Che fine hanno fatto allora queste promesse – proposte? Non vi è nemmeno più traccia o menzione della “Città dei Ragazzi”, che secondo il programma elettorale del Sindaco doveva realizzarsi proprio al Parco de Curtis. Però, i nostri cari amministratori passati, presenti e alcuni “perenni”, sempre molto saggi nell’amministrare i soldi pubblici, 750.000 (settecentocinquantamila) euro li trovarono, per acquistare il SEVEN UP per destinazione pubblica, in modo che la struttura ancora degradata non marcisse sotto le spoglie camorristiche, ma sotto quelle comunali…

Ora non vogliamo neanche reiterare le nostre proposte fatte nel passato per il Parco de Curtis, perché sono note, ma senza strafare chiediamo agli amministratori per l’ennesima volta di garantire e organizzare come minimo la manutenzione ordinaria del Parco (perché “un FeCS non fa Primavera”), soprattutto mandare urgentemente qualche fabbro a saldare il cancello di ferro all’ingresso del Parco, che si è dissaldato durante il FeCS ed è rimasto poi appoggiato pericolosamente al muro (testimone il sindaco). Vorremmo poi sapere se hanno intenzione di sanare l’abuso edilizio consumato nel Parco ai danni di un’aiuola (interessando anche la Regione che ne è la “proprietaria”) e poi provvedere al più presto al taglio delle piante, che ormai hanno raggiunto una ragguardevole e pericolosa altezza”.