“Rovine”, benvenuti nella terra al di là degli steccati – Lirica II

Max Condreas
Max Condreas

La raccolta poetica che andrò a proporvi (un elaborato alla volta, quando lo riterrò opportuno), consta di ben XXXIII carmi (capirete da soli il perché di tale numero) ed è stata scritta molto tempo fa, a cavallo tra un giorno qualunque del febbraio 2009 e l’anonimo di un altrettanto giorno del marzo dello stesso anno. Per la prima volta in versione integrale potrete rendervi conto del perché (o forse ve ne sbatterete al cazzo, chissà) gli pseudo-editori a cui la proposi me l’hanno rifiutata in toto.

QUI IL LINK ALLA PRIMA LIRICA E LA PRESENTAZIONE DI ‘ROVINE


 

II

Un ergastolo da scontare,

i miei pensieri.

Si stipano impazziti

tra le intercapedini

degli anni,

infettano col loro

lascivo colare

le buone intenzioni

della Carne.

E così marcisce

anche il resto

del mio corpo.

Diventa putrido

l’andare.

Doloroso il restare.

Come un cristo ormai in disuso

aspetto delle inutili preghiere.

E ancor più inutilmente sanguino.

E del mio soffrire solo carta sporca.

 

lunedì 16 febbraio 2009