Latina ex Orsal, un’assoluzione e un proscioglimento per prescrizione

Un’assoluzione e un proscioglimento per intervenuta prescrizione. Si è concluso così, a distanza di 13 anni dai fatti, il processo relativo alla vicenda della vendita dell’ex Orsal, a Latina. L’area di viale XVIII Dicembre era stata ceduta dal Consbonifica a un privato, per la somma di 350mila euro, soltanto qualche giorno prima della sentenza del Tribunale relativa al contenzioso tra l’ente di Corso Matteotti e il Comune, che obbligò il Comune stesso a pagare un milione e 800mila euro come risarcimento al Consorzio per l’esproprio dell’area avvenuto venti anni fa da parte dell’amministrazione.

L’imprenditore Egidio Palumbo pagò i 350mila euro e non solo si aggiudicò un’area al centro del capoluogo pontino ma, come nuovo proprietario, ebbe diritto al risarcimento deciso dal Tribunale. Sul banco degli imputati erano così finiti i vertici del Consbonifica del capoluogo pontino, Riccardo Spagnolo e Guido Di Fazio, e l’imprenditore Egidio Palumbo, nel frattempo deceduto, accusati, a vario titolo, di abuso d’ufficio, truffa e falso.


Di Fazio, difeso dall’avvocato Luca Giudetti, aveva rinunciato alla prescrizione e, a fronte di una richiesta di condanna a otto mesi di reclusione avanzata dal pm Gregorio Capasso, è stato assolto dal Tribunale di Latina. Per Spagnolo, difeso dall’avvocato Renato Archidiacono, è stato invece disposto il proscioglimento per intervenuta prescrizione.