Formia, contributi alla Cultura: sfida all’Assessora. E già clima da elezioni

“Il Comunicato Idea Domani diramato sull’affidamento del servizio all’Associazione LibriAmo, costituita da solo 1 anno e già beneficiaria di ripetuti contributi comunali a fronte di innumerevoli Associazioni ancora al palo – scrive il capogruppo consiliare Pasquale Cardillo Cupo -, era finalizzato ad avere chiarimenti da parte dell’Assessore, non per un fatto personale ma perché evidentemente anch’essa firmataria della Carta di Pisa che dichiara di ben conoscere.

Il gruppo di Idea Domani - Udc - Generazione Formia
Il gruppo di Idea Domani

La notizia ha suscitato anche la risposta del circolo di SEL, a Formia fortunatamente ancora esistente; orbene, per l’Assessore il proprio congiunto è stato unicamente volontario presso la Biblioteca per conto della citata associazione, notizia poi confermata dal Circolo SEL – SI che ha puntualizzato come nessun componente della sua famiglia sia mai stato socio dell’Associazione LibriAmo e che quanto riportato fosse frutto di accuse infondate e di fango gratuito “ispirato” da male informati.


Incuriositi, o meglio increduli a quanto leggevamo circa le spiegazioni, abbiamo pensato di rivolgerci ai nostri ispiratori, ovvero ai documenti scritti che lasciano poco spazio alla fantasia ed alle finte indignazioni per tentare di giustificare l’ingiustificabile: sarebbe stato molto meglio il silenzio.

Ebbene, l’atto costitutivo dell’Associazione LibriAmo recita testualmente: “L’anno 2015, il giorno sedici, del mese di Ottobre (2015) i sottoscritti …. (tra cui figura il congiunto dell’Assessore) costituiscono l’Associazione denominata LibriAmo … I soci dichiarano di approvare e di accettare lo Statuto dell’Associazione che viene allegato come parte integrante e sostanziale al presente atto… I soci fondatori costituiscono il primo nucleo dei soci effettivi .. Gli stessi riuniti in Assemblea costituiscono il Consiglio Direttivo dell’Associazione per il primo triennio. I suddetti Consiglieri eleggono alla carica di Presidente il Signor…

Gentile Assessore, ha espressamente chiesto una precisazione a mezzo stampa e, come vede, sto esaudendo il suo desiderio: Lei ha ragione, Sua figlia non era solo socia, ma Socia Fondatrice e persino Membra del Consiglio Direttivo; ritengo che, forse, era meglio evitare stucchevoli precisazioni finalizzate a negare l’evidenza.

Del resto che non ci sia nessun intento personale nei suoi confronti nella nostra nota lo dimostra il garbo con cui continuiamo a riferire la verità – noi ed i nostri documenti ispiratori – senza citare i nominativi di alcuno dei membri dell’Associazione per rispetto del loro impegno e della loro riservatezza e senza, per ora, pubblicare l’Atto Costitutivo della citata Associazione, né abbiamo voluto – almeno inizialmente – sottolineare un’altra coincidenza, ovvero che un’altra Associazione Culturale a Formia, che dall’Assessorato alla Cultura ha ricevuto migliaia e migliaia di euro di contributi come ebbe a sottolineare in una interrogazione il consigliere Valerio, annovera tra i suoi più stretti collaboratori sempre il Suo stretto congiunto.

A questo punto, però, Gentile Assessore, siccome affermiamo cose diametralmente opposte e la città vuole sapere se bugiardi sono Idea Domani ed il consigliere Cardillo Cupo oppure SEL e l’assessore Manzo, Le chiedo di pubblicare l’Atto Costitutivo di cui ho sopra riportato un estratto, o quantomeno – se per caso il suo stretto congiunto, ovvero il Socio Fondatore Membro del Direttivo, casualmente non se lo ritrovi – di invitare noi di Idea Domani a farlo, così che la città potrà sapere chi sono i bugiardi e chi faccia politica per ingannare elettori e cittadini.

Anche perché, egregio Assessore, se dovesse emergere che Sua figlia era Socia Fondatrice e Membro del Consiglio Direttivo della citata Associazione, allora vorrà dire che a mentire sarà stata Lei, ed allora dovrà dimettersi perché ha firmato la Carta di Pisa e perché ha fatto una nota a mezzo stampa in cui affermava che sua figlia era solo una volontaria della citata Associazione.

Attendiamo fiduciosi, insieme a 40.000 Formiani, la pubblicazione dell’Atto Costitutivo; se non so più leggere, gentile Assessore, Le chiederò pubblicamente scusa, se viceversa ha mentito si dimetta perché ha violato la Carta di Pisa”.