Il Comune di Formia rischia di perdere 358mila euro di multe

L'autovelox nei pressi della Tomba di Cicerone

Un bel regalo di Natale sta per arrivare per molti…. automobilisti indisciplinati. Il comune di Formia potrebbe non incassare mai più 358mila euro derivanti dalle violazioni al codice della strada compiute e rilevate tra l’ottobre ed il dicembre 2015.

E’ una delle conseguenze più immediate derivanti dall’incredibile situazione provocata dall’Aipa spa, la società di Milano vincitrice nel novembre 2013 di un appalto quinquennale, per un importo complessivo di un milione di euro, per la gestione “delle notifiche dei verbali di conciliazione al Codice della strada”, e, soprattutto, dei servizi di supporto alla gestione degli atti sanzionatori”. Insomma, dell’invio delle multe a casa degli automobilisti più trasgressori.


Il rapporto tra il Comune e l’Aipa è stato inizialmente proficuo ma è bastato poco per il Comando di Polizia locale rendersi conto che le sanzioni comminate non venivano recapitate agli autori e, di conseguenza, mai versate nelle casse del comune. La motivazione la cercano ancora di capire la dirigente Rosanna Picano e i suoi più stretti collaboratori ma sembra che l’Aipa si trovasse in una situazione economica deficitaria al punto da non avere il danaro sufficiente per spedire le raccomandate contenenti i verbali della Polizia locale del comune di Formia.

E così che l’appalto il 2 febbraio 2016 veniva rescisso per “grave inadempimento contrattuale” e 23 giorni più tardi il maggiore Luigi Scarpellino quantificava correttamente alla Giunta municipale il danno erariale subito nel frattempo dal comune. Ma non era finita. Il comune di Formia accertava l’aspetto più comico dell’intera vicenda: l’Aipa, nel frattempo dichiarata fallita dal Tribunale di Milano, aveva portato via un database contenente tutti i dati degli automobilisti contravvenzionati e delle relative sanzioni rilevate.

Il comune di Formia è corso ai ripari con due iniziative: dopo aver chiesto bonariamente nell’agosto scorso la restituzione di questa memoria informatica, ad ottobre ha presentato un esposto alla Procura di Cassino ipotizzando nei confronti dell’Aipa i reati di interruzione di pubblico servizio e di appropriazione indebita ed un esposto d’urgenza. Contestualmente ha chiesto al Tribunale civile della città di avere accesso a tutti quei dati informatici necessari per introitare quelle multe che la società lombarda avrebbe dovuto recapitare. Questo obiettivo sarà un giorno centrato?

La prescrizione resta sempre la migliore manna discesa dal cielo. Anche per gli automobilisti senza scrupoli.