Sperlonga, dirigente senza laurea deve risarcire oltre 548mila euro all’Asl

Condanna confermata. Con lo sconto, ma confermata. Al termine del processo d’appello davanti alla Corte dei Conti, una 58enne di Sperlonga, Patrizia Sanna, si trova così a dover risarcire 548.358 euro alle Asl Roma H e di Rieti. Il motivo? La pontina ha lavorato otto anni come dirigente senza aver mai conseguito la laurea dichiarata nel curriculum. Un dubbio, alla fine, è venuto all’Azienda sanitaria dei Castelli Romani, che ha chiesto informazioni all’ateneo di Palermo, quello che nel curriculum appunto la dipendente aveva dichiarato di aver frequentato e dove aveva sostenuto essersi laureata nel 1985 in Scienze informatiche. E’ così emerso che la pontina non si era mai laureata e neppure immatricolata.

Risolto il contratto, l’Asl denunciò la 58enne alla Procura di Velletri e il procedimento, con le ipotesi di falso e truffa, passato al Tribunale di Rieti, è ancora in corso. La Corte dei Conti del Lazio, appurando che sempre con la falsa dichiarazione sul conseguimento della laurea la donna aveva lavorato come dirigente anche nel reatino, nel 2012 condannò Sanna a risarcire alle due Asl 894mila euro, ora ridotti in appello a 548.358 euro.