Venticinque nodi, fino a ventinove, di Levante nel pomeriggio ma meglio degli oltre trenta in serata con raffiche fino a quaranta che hanno fermato il collegamento pomeridiano. In condizioni migliori molto spesso le imbarcazioni che fanno la spola tra Formia e le isole di Ponza e Ventotene sono rimaste in porto ma non oggi: i ponzesi all’imbarco del Molo Musco a Ponza avrebbero”fatto una rivoluzione” se nuovamente, dopo ieri, il traghetto non fosse partito verso Formia. E così via ad affrontare il mare con il catamarano Don Francesco che, in queste condizioni, significa un viaggio di passione di circa tre ore.
![Il traghetto Tetide](http://www.h24notizie.com/wp-content/uploads/2016/04/TETIDE-LAZIOMAR3-230x130.jpg)
IL TETIDE IERI E OGGI – In condizioni meteo giudicate favorevoli, ieri il Tetide era rimasto in porto lasciando a terra un centinaio di persone e sette camion. Il solito problema isolano quando spira il vento da est: arriva e travolge ogni cosa tanto che d’estate gli ormeggiatori invitano a far uscire fuori dal porto ponzese le imbarcazioni attraccate. Che poi riparano a Le Forna, dall’altro lato dell’isola. Per i traghetti il problema non dovrebbe sussistere eppure è noto che quando il Levante c’è come di questi giorni, e sulla tratta c’è il Tetide, i comandanti sarebbero orientati ad annullare la corsa per le difficoltà di ormeggio all’interno del porto di Ponza di un’imbarcazione così anziana e lenta nelle manovre. E la vetustità della nave è un fatto noto a tutti i pendolari del mare: “Sabato ho viaggiato con gli elettricisti a bordo – ci racconta un isolano che ne ha ascoltato le conversazioni e vuole mantenere la riservatezza -. A quanto pare – ci spiega -, il terzo gruppo elettrogeno del Tetide era fuori uso e gli operai viaggiavano di giorno, lavorando di notte per ripristinarlo: sembravano distrutti”. E oggi l’imbarcazione non ha preso il mare verso Ventotene.
IL DON FRANCESCO – “Non si mette in dubbio l’imbarcazione ma come questa viaggia – ci aggiunge -. Il Don Francesco fa stare male i viaggiatori più abituati figuriamoci gli altri, non porta camion come invece prevede il contratto di servizio e, inoltre, per la presenza di scale e ascensori, il garage è ridotto sensibilmente per le auto. Se poi non viaggia – ci spiega infine -, la Compagnia (la Laziomar ndr), incorre sì in una sanzione ma comunque molto minore del costo del carburante per la traversata, degli attracchi e degli straordinari al personale: con questo tempo in passato la nave non è partita ma in questo caso secondo me le persone attendevano già da due giorni e si sono fatte sentire”.
ACQUA – E’ segnalata la mancanza nella zona di Santa Maria e del Porto a causa delle difficoltà della bettolina a rifornire dovute anche queste al vento di Levante che impedisce l’avvicinamento. Alcune denunce sarebbero già state inoltrate alla società Acqualatina per le interruzioni idriche che, a quanto risulterebbe, si starebbero ripetendo con una certa frequenza.