L’associazione Imprese Oggi: “Il sindaco sospenda lo spostamento del mercato settimanale”

“Al Sig. Sindaco di Itri

Avv. Antonio Fargiorgio


Oggetto: Spostamento del Mercato Settimanale di Itri in Località Giovenco e Piazzale dei Carabinieri.

 

RICHIESTA SOSPENSIONE E RINVIO DELLE PROCEDURE

Caro Sindaco,

Antonio Fargiorgio
Antonio Fargiorgio

facciamo seguito all’incontro del 31 gennaio u.s. per rinnovarLe i nostri ringraziamenti per l’atteggiamento di ascolto dimostratoci e per l’attenzione alle nostre argomentazioni. Le riflessioni che le sottoponiamo siamo sicuri La conforteranno per riesaminare con maggior pacatezza e con cognizione di causa la decisione assunta dalla Amministrazione Comunale di Itri di spostare il mercato settimanale dall’attuale sito alla nuova area in Località Giovenco e Piazzale dei Carabinieri.

PREMESSA

Il mercato settimanale nell’attuale sito, ovvero nelle strade e nelle piazze interne al tessuto urbano del Centro Storico di Itri è un fattore di aggregazione ed un attrattore di flussi commerciali di cui beneficiano anche le attività commerciali ed i pubblici esercizi situati nelle vicinanze del mercato e nelle strade contigue. Il mercato è di per se, storicamente, un luogo di incontro ove si sviluppano le relazioni sociali e umane delle persone. E’ quindi uno dei principali luoghi ove si svolge la vita del paese e contribuisce al suo sviluppo socio economico. Il mercato, nella sua connotazione, è si luogo di commercio e di scambio – che risponde alle esigenze di una utenza dal reddito medio/basso – ma è soprattutto un fattore che caratterizza con i suoi rumori, con il suo vociare, con le proposte di vendita, la presenza nel paese.

Certo, una presenza ingombrante, che può determinare qualche disagio ma che crea tante ricadute positive sia in termini economici che in termini sociali per la vita stessa delle persone poiché contribuisce allo sviluppo delle relazioni e, come detto, alla loro vita. Già queste ragioni di ordine generale potrebbero indurre ad una ponderata riflessione circa lo spostamento in un’area lontana dal centro storico del paese e difficilmente raggiungibile a piedi dalle persone avanti con l’età. Uno spostamento che creerà sicuri disagi alle persone e che al contempo determinerà danni certi a circa 70 imprese ambulanti che frequentano il mercato di Itri e che traggono anche da questo mercato la fonte di sussistenza per le loro famiglie e per le loro attività.

Dunque lo spostamento del mercato e dei flussi oltre a creare ripercussioni negative e dirette sugli operatori del mercato in conseguenza della perdita di attrattività e dello sviamento della clientela – produrrà un inevitabile calo delle vendite anche nel tessuto commerciale in sede fissa del Paese ed un abbassamento delle relazioni sociali stesse. Si dice: ma si tratta di circa 500 metri dall’attuale sito. Ebbene le recenti esperienze di Terracina ci dimostrano che anche lo spostamento del mercato settimanale di circa 500 metri sulla stessa strada, in Viale Europa, hanno prodotto un danno enorme ed irreparabile ad uno dei più grandi mercati della nostra Provincia.

Le esperienze di quelli di Fondi e di Formia (il giovedì) – posti all’esterno del tessuto urbano delle città in aree di mercato chiuse – dimostrano il loro sostanziale fallimento se è vero, come è vero, che sono circa 30 (dunque il 10/20 %) gli operatori che hanno abbandonato definitivamente i mercati.

 

LO SPOSTAMENTO DEL MERCATO IN UN’ALTRA AREA E’ INEVITABILE?

Sebbene siano stati più volte enunciati e declamati presunti motivi di “viabilità, ed alla pubblica incolumità, nonché i profili igienico-sanitari” (sic. Verbale Conferenza dei Servizi del 28/11/2016) non risulta agli atti che nessun Organo di controllo abbia mai sollevato formalmente una questione attinente la pubblica incolumità o profili igienico-sanitari.

Il Comune di Itri
Il Comune di Itri

E la vicinanza del mercato ad un plesso scolastico non è un fattore di per sé di criticità atteso che la Piazza ove è situata la scuola è ingombrata da un solo posteggio del mercato e la strada per accedere alla scuola non è occupata da banchi di vendita. Dunque la scuola è raggiungibile e non vi sono fattori ostativi all’accesso, anche con le auto, nonostante la presenza del mercato.

Circa i motivi di viabilità parliamo di alcune strade che vengo sottratte al transito veicolare soltanto per 7 ore settimanalmente. Anche in questo caso, quindi, non vi è un motivo ostativo permanente al transito delle auto, tant’è che non vi è mai stata alcuna lamentela da parte dei cittadini per la circolazione alternativa che si realizza soltanto il venerdi mattina.

I motivi di sicurezza e di accessibilità di una eventuale ambulanza sono sicuramente garantiti poiché l’area del mercato è facilmente raggiungibile in ogni lato con i mezzi di intervento, ove mai ve ne fosse la necessità. D’altro canto non risulta che una ambulanza non possa intervenire a distanza di massimo 10/20 metri dal luogo di un eventuale sinistro e quindi permettere agli operatori sanitari di intervenire in soccorso dell’incidentato con una barella. Tale procedura è prevista e praticata in ogni tragica occasione di interventi di soccorso. Tuttavia l’attuale sito ove si svolge il mercato settimanale di Itri è sicuramente migliorabile e gli operatori sono senz’altro disponibili a ragionare per innalzare ulteriormente il soddisfacimento degli standard di sicurezza.

Circa i motivi igienico sanitari non sono riscontrabili fattori di criticità tant’è che mai la ASL ha fatto obiezioni sulla area ove si svolge l’attività di commercio dei prodotti alimentari. Sono pertanto superabili tutti i presunti motivi, genericamente posti, alla base dello spostamento del mercato.

 

A PAGINA 3 ‘IL TESTO DELLA MISSIVA – SECONDA PARTE’