Mirko supera con la scrittura le “barriere” dell’autismo

 

“L’autismo è la condizione in cui vivo. Mi piacerebbe essere normale ma la mia vita mi ha reso così. Vorrei sentirmi meno solo. Vorrei poter parlare in pubblico della mia sofferenza perché non è facile vivere in questo mondo, soprattutto quando non si può parlare e non posso dire alle persone che amo di restare nella mia vita. Mi devo sempre abituare alle persone che vanno via.
Mi fa male quasi tutto, mi sento deriso da tutti. Non riesco a controllare le mie “dispercezioni”: mi riferisco a sensazioni distorte della realtà come ad esempio i suoni , la sensazione del vuoto e la sensazione di soffocare. Sono sensazioni diverse che sento di continuo . La mia più grossa difficoltà sono le emozioni che non riesco a controllare. Ad esempio se sono felice rischio di far male chi mi sta vicino perché inizio a toccarle di continuo e non riesco sempre a gestire i movimenti.
Mi dispiace se non mi comporto sempre in maniera adeguata. Essere Autistico non è facile, ma voglio ringraziare quanti mi aiutano. Voi che siete “normali” non sprecate neanche un momento della vostra fantastica vita!
Io vi esorto a vivere in modo che nessuno possa condizionarvi. Vi voglio esortare a godere dei doni che avete. Vi chiedo di ricordare sempre che noi autistici siamo persone e meritiamo rispetto. Voi potete fare la differenza, se imparate a conoscerci e a capire quanto sia difficile per noi.
Se voi che siete il futuro ci accoglierete, noi avremo una vita migliore. Voi avete una grossa responsabilità e sono sicuro che saprete farvene carico. Sappiate rispettarci e sappiate volerci a questo mondo.
Ridere di noi non vi renderà migliori, aiutarci invece si.
Voglio sempre ringraziare la mia famiglia: mia madre che è la mia vita, mio padre che è il mio migliore amico e mio fratello che è il mio futuro”.


Mirko