Dopo l’incidente e il coma, il calciatore del Formia Andrea Scipione è tornato in campo

L’atleta ai tempi dell’incidente

Un grave incidente stradale, la concreta possibilità di non riaprire più gli occhi, poi il miracolo e la lunga, sofferta riabilitazione. Fino alla rinascita. Una storia che è un inno alla speranza: dopo aver lottato a lungo per la vita, Andrea Scipione è tornato a riassaporare l’aria del rettangolo verde. A quasi due anni dall’inizio del suo incubo, si è pubblicamente ripresentato a tutti gli effetti come un calciatore.

In Cedial Lido dei Pini-Formia, anticipo della 32esima giornata del girone B del campionato di Eccellenza, tenutosi sabato, il nome di Scipione figurava nella distinta di gara ufficiale, col numero 18. Un incontro terminato 6 a 2 per i lidensi, ma che al di là del risultato ha comunque rappresentato un momento più che significativo. Anche perché l’incidente risultato quasi fatale al centrocampista biancazzurro si registrò proprio in occasione di un match con i lidensi.


Nel prepartita di Formia-Cedial del maggio 2015 valido per i play-off, quando l’allora 24enne, in viaggio in scooter verso lo stadio “Perrone”, venne travolto da una Bmw sull’Appia, all’altezza della Tomba di Cicerone. Rischiò seriamente la vita, venne operato d’urgenza alla testa, rimase in coma per due mesi. Una lotta andata a buon fine, passata per un delicato percorso riabilitativo e dunque, cronaca di sabato, per l’amato campo, riassaporato dalla panchina e con qualche palleggio con i compagni di squadra durante l’intervallo. Per un traguardo simbolico che Scipione mira a superare ulteriormente. Il prossimo obiettivo è segnato: tornare ad accumulare minutaggio a partire dalla prossima stagione.