Parco Nazionale del Gargano: una vita da non sottovalutare

Il Parco Nazionale del Gargano è una delle bellezze naturali più amate in tutto il mondo: una delle tante meraviglia che abbiamo nel nostro territorio e che non riusciamo ad apprezzare nel modo giusto, dandole la giusta importanza.

Quando ci si reca al Parco Nazionale del Gargano (clicca qui per prenotare un hotel sul Gargano), solitamente siamo abituati ad ammirare gli alberi e la bellezza paesaggistica del luogo sottovalutando così le numerose specie animali che abitano in questi meravigliosi posti.


Esistono infatti miliardi di insetti che popolano il Parco Nazionale del Gargano, tra cui troviamo i coleotteri che sono stati inseriti dall’Europa nella lista degli animali da proteggere. Proprio per questo motivo, i ricercatori del Life “MIPP” (un acronimo che sta per Monitoring of Insects with Public Participation) studiano da diversi anni come vengono distribuiti i coleotteri Osmoderma eremita, Lucanus cervus, Cerambyx cerdo, Rosalia arpina e Morimus asper/funereus in tutto il nostro territorio italiano.

L’esistenza di queste specie viene ogni giorno minacciata da alcuni interventi dell’uomo tra cui la rimozione del legno morto e l’abbattimento degli alberi considerati più vecchi. I coleotteri vivono infatti in questi luoghi: le larve si nutrono del legno morto e sono molto importanti per la stabilità di tutto l’ecosistema; le specie adulte invece vivono negli alberi più vecchi (e che purtroppo vengono spesso abbattuti).

Per far fronte a questo problema o comunque per cercare di prevenire l’estinzione di questa specie, i ricercatori del “MIPP”, insieme al Parco Nazionale del Gargano, hanno dato vita a un seminario dal titolo “Fiuto per la Biodiversità: il cane Teseo, la scienza dei cittadini e altri nuovi metodi per monitorare gli insetti rari e protetti”. Questo incontro servirà a raccogliere dati importanti circa la presenza di questi insetti nel territorio. Le segnalazioni che sono arrivate sino ad oggi da parte dei cittadini e da parte degli operatori delle aree protette sono più di 1700, molte proprio all’interno dell’area del Parco Nazionale del Gargano.

Il Presidente dell’Ente Parco del Gargano, Stefano Pecorella, afferma che queste operazioni d’informazione e di sensibilizzazione verso le specie protette in via d’estinzione sono un metodo molto importante per salvaguardare l’ambiente e gli animali che vivono all’interno e contribuiscono, seppur in modo invisibile, all’equilibrio del nostro ecosistema.

Un aspetto molto caratteristico di questo progetto “MIPP”, come abbiamo anticipato poco fa, è la presenza del cane chiamato Teseo: un bellissimo esemplare di Golden Retriever che è stato addestrato proprio per riconoscere il feromone, ovvero una sostanza che le specie utilizzano per comunicare tra loro e che noi riconosciamo come l’odore della frutta quando è divenuta matura. In questo modo, Teseo è in grado di rilevare la presenza di una particolare specie di coleottero: quella chiamata Osmoderma eremita, molto difficile da individuare ad occhio nudo in quanto vive nelle cavità di vecchi alberi. Il cane Teseo, quando riconosce l’odore di questa specie di coleottero, si ferma e abbaia. I ricercatori vengono quindi avvisati della sua presenza in quel determinato luogo: in questo modo offre un notevole contributo alla specie e a tutto l’ecosistema più in generale.