Crisi idrica, la Cna: “L’economia turistica della Provincia non può reggere un altro mese senz’acqua”

Il presidente della Cna di Latina Angelo Agnoni, è fortemente preoccupato per la grave crisi idrica che sta colpendo la nostra Provincia. Troppe le utenze domestiche e non domestiche che in questo periodo si trovano con i rubinetti a secco. In particolare nei comuni del Golfo, dove sono presente tantissime aziende che vivono di stagionalità e dove la carenza idrica è ancora più forte, si sta correndo il rischio di enormi danni economici.

Antonello Testa

A tal proposito il direttore della Cna di Latina, Antonello Testa, ha incontrato, nella giornata di giovedì, il dottor Raimondo Besson, amministratore delegato di Acqualatina, per un confronto puntuale sulle istanze raccolte tra gli operatori economici e per un resoconto degli interventi che il gestore intende mettere in campo per fronteggiare l’emergenza. 


Besson ha confermato quanto stabilito nel piano denominato “Nuove Risorse” approvato dalla Conferenza dei Sindaci e Presidenti a dicembre del 2016 con azioni tese al rafforzamento delle centrali di produzione attive. Le azioni previste nel piano riguardano l’attivazione di pozzi già esistenti, come il Vòlaga per l’area dei Lepini e la realizzazione di nuovi pozzi come quello di “25 Ponti” per l’area del Golfo oltre al potenziamento di approvvigionamento nella sorgente di Capodacqua.

La recente Conferenza dei Sindaci con Ato4

Ma come evidente, vista la situazione di siccità, le azioni previste dal Piano non risultano sufficienti a fronteggiare l’emergenza nel tempo necessario ad evitare danni economici per le aziende e quindi si è discusso anche delle misure straordinarie che il gestore intende realizzare dai dissalatori, alle navi cisterne fino alla riattivazione della sorgente di Forma del Duca. Tutte azioni che nelle intenzioni dovrebbero evitare un bilancio negativo in particolare per gli operatori del settore turistico tanto che tra le possibilità elencate insiste anche l’eventualità di collegare la rete di Minturno con la rete di Acquacampania a Cellole.

Rispetto a questi interventi straordinari, il direttore Antonello Testa, si è fatto carico di verificare le preoccupazioni espresse dal presidente di Cna balneatori, Gianfilippo Di Russo, sull’impatto ambientale di talune soluzioni ed in particolare quella dei dissalatori, ma ha anche espresso l’auspicio, che tutti gli attori istituzionali coinvolti, a partire dalla Cna, si adoperino affinché le azioni da mettere in campo siano realizzate nel più breve tempo possibile.

“La polemica, seppur legittima e condivisibile, non basta a risolvere la crisi poiché per evitare danni economici alle imprese serve agire con determinazione e rapidità. L’economica turistica della nostra Provincia non può reggere un altro mese senz’acqua, quindi serve che ognuno si assuma al di là dei dovuti addebiti il proprio carico di responsabilità per dare immediate risposte a chi sta vedendo, in questi giorni, fallire la programmazione economica del suo esercizio imprenditoriale”.