Lenola, variante al Piano regolatore: “Cemento privato al posto del parcheggio pubblico”

“Abbiamo tra l’altro notato un passaggio palesemente arbitrario riguardante la procedura adottata”, continuano dal Movimento Civico. “In pratica sono state accolte varie proposte di modifica al Piano regolatore avanzate da alcuni cittadini (le cosiddette ‘osservazioni’) prima del regolare passaggio in consiglio comunale. L’amministrazione ha reso questi cittadini sicuramente più fortunati rispetto a tutti gli altri interessati che non hanno saputo nulla e che dovranno quindi aspettare i tempi di legge.


In questo modo alcuni cittadini hanno potuto ottenere in anticipo, al di fuori del periodo consentito, ciò che richiedevano, ed altri no.
E pensare che a qualcuno abbiamo detto di non mettere in difficoltà i tecnici e l’amministrazione con richieste di modifiche che potevano essere tranquillamente istruite dopo l’adozione in Consiglio Comunale.

Il Comune di Lenola

Per togliersi dall’imbarazzo, l’amministrazione ha già attivato i suoi banditori allo scopo di far credere che anche nel passato è stata adottata questa procedura. Niente di più falso. Nel passato sono stati consegnati, ai tecnici del Piano regolatore, soltanto indicazioni di carattere generale e che comunque dovevano essere vagliate dalla commissione urbanistica. Adesso invece si tratta di precise ‘osservazioni’ ad personam, trasmesse ai tecnici, che l’amministrazione ha richiesto di inserire nel piano prima del periodo consentito. Mentre loro hanno accesso a tutta l’istruttoria della precedente amministrazione questa documentazione è tenuta nascosta.
Oltretutto, a seguito di questa particolare agevolazione, l’amministrazione ha dovuto pagare i professionisti per inserire preventivamente nel piano lo stock di osservazioni; i tecnici pertanto dovranno essere nuovamente liquidati nel momento in cui giungerà l’altro blocco di richieste nel periodo previsto dalla legge.

E’ chiaro che l’operazione ha comportato spreco di soldi pubblici con conseguente necessario reperimento di ulteriori risorse di bilancio in quanto i fondi ereditati li hanno ormai esauriti”.

A PAGINA 3 – “QUATTRO ANNI A BIVACCARE, ORA TUTTO IN FRETTA E FURIA”