Rigenerazione urbana, Simeone: “Grazie a Zingaretti scelte poco coraggiose e addio a piano casa”

La sede della Regione Lazio

Oggi in consiglio regionale è stata approvata la proposta di legge concernente ‘Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio’ su cui come Forza Italia abbiamo espresso, con convinzione, voto contrario. Una proposta di legge che sin dall’inizio abbiamo considerato lacunosa perché priva di quegli strumenti fondamentali necessari a rendere più vivibile il contesto urbano e più snelle le procedure burocratiche ma che oggi, grazie alla tenace attività emendativa che abbiamo portato avanti in commissione e in aula, risulta essere stata almeno migliorata”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.

Giuseppe Simeone

Siamo, infatti, riusciti ad estendere anche all’area agricola l’applicazione di quanto previsto nella proposta di legge includendo tra le aree su cui è consentito attuare gli interventi contenuti nella proposta di legge almeno le zone rurali che il piano territoriale paesaggistico regionale (Ptpr) individua e classifica come zona grigia ‘paesaggio degli insediamenti urbani’, con un insediamento residenziale continuo recente con superficie occupata maggiore dell’80% e zona azzurra ‘paesaggio degli insediamenti in evoluzione’, ovvero come zone parzialmente edificate e in via di trasformazione o di sviluppo urbano compatibile.


E siamo riusciti ad estendere a tutte le zone agricole, nessuna esclusa, gli interventi diretti quali interventi di ristrutturazione edilizia o di demolizione e ricostruzione degli edifici con possibilità di incremento fino ad un massimo del 20% della volumetria o della superficie esistente.

Particolare rilevanza ricopre l’approvazione dell’emendamento con cui si istituisce il Piano agricolo regionale (Par) che, tra l’altro, definisce per ciascun ambito rurale la dimensione del lotto minimo e dell’unità minima aziendale intesa come la superficie minima necessaria all’azienda agricola per lo svolgimento delle attività rurali che può essere costituita da uno o più corpi fondiari, anche non contigui, a condizione che almeno uno di essi abbia una superficie superiore a 10 mila metri quadrati. 

Nicola Zingaretti

Tuttavia siamo rimasti perplessi per la cecità della giunta Zingaretti e della maggioranza di centrosinistra rispetto al piano casa che tanta economia ha prodotto nel Lazio e che a nostro parere, e su espresso appello dei cittadini, delle associazioni datoriali e degli ordini professionali, doveva diventare uno strumento strutturale e non derogatorio a favore dei territori che rappresentiamo. Ma nonostante i nostri sforzi siamo stati costretti a scontrarci con un muro anche rispetto alle due proroghe proposte, una al 31 dicembre 2017 ed una al 30 giugno 2018, di uno strumento su cui la maggioranza di centrosinistra ha misurato solo la distanza che esiste tra loro e la realtà dimostrando di non avere a cuore le esigenze dei cittadini, degli Enti locali e delle piccole e medie imprese. Così come troviamo incomprensibile che questa legge includa parzialmente gli interventi per il recupero edilizio e il miglioramento sismico dei centri storici che, anche alla luce dei drammatici eventi degli ultimi mesi, dovevano rappresentare una priorità. La proposta di legge sulla rigenerazione urbana e il recupero edilizio era una grande occasione per i cittadini del Lazio che, purtroppo, non è stata del tutto vinta a causa della mancanza di coraggio di Zingaretti e della sua maggioranza”.