Visioni Corte International Short Film Festival: conto alla rovescia per la sesta edizione

CortoDoc
Cab Elvis – 10’20’’, regia di Andrew Franks, USA, 2016
(Il tassista Elvis) Dave Groh fa il tassista a Seattle travestito da Elvis, suscitando stupore e curiosità nei suoi clienti. Diventato quasi una celebrità, si ritrova non solo in una battaglia con la città ma anche con il lato oscuro di Elvis.
Dave Groh, a cab driver in Seattle who woks dressing like Elvis, creating amazement and curiosity in his customers. Almost a celebrity, he finds himself not only in a battle with the city of Seattle but also the dark side of Elvis.


Corey the warrior – 3’, regia di Isabel Darling, Australia, 2016
(Corey il guerriero) A 22 mesi Corey Stewart subisce una grave lesione cerebrale a causa di un incidente automobilistico in cui muore tragicamente sua madre. Deve imparare a fare di nuovo tutto e comincia a dipingere. Ora che è un artista, l’amore di Corey per la sua famiglia, la natura e i suoi totem modellano i suoi dipinti, che sono incantevoli proprio come lui.
At 22 months old Corey Stewart suffers a severe brain injury in a car accident that tragically kills his mother. He has to learn to do everything again and he learns to paint. Now an artist, Corey’s love of his family, nature, and his totems shape his paintings, which are as enchanting as he is.

Deus é Amor – 7’17’’, regia di Christian Franz Tragni, Brasile, 2016
(Dio è amore) Ciò che accade all’interno delle chiese evangeliche pentecostali in Brasile non può essere mostrato. Questo cortometraggio, vuole denunciare il pericoloso plagio contro i più svantaggiati della società. Tutto in nome del Dio denaro, con implicazioni sociali e politiche.
(God is Love) What happens inside the Pentecostal evangelical churches in Brazil can hardly be shown. This short film, wants to denounce the dangerous plagiarism against the most disadvantaged of the society. All in the name of God-money, with social and political implications.

Fantassút – 16’, regia di Federica Foglia, Italia/Grecia, 2016
Girato nel campo rifugiati di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia nell’Aprile 2016. Circa 12,000 rifugiati dalla Siria, Iran, Iraq, Pakistan, Afganistan ed altre nazioni hanno vissuto per mesi in condizioni disumane sperando nella riapertura delle frontiere e di poter continuare il loro viaggio attraverso i Balcani.
12,000 refugees have been stranded for months in the Idomeni refugee camp on the Greek/Macedonian border. This short documentary is a glimpse of their lives in a forgotten twilight zone, as they wait for the European borders to open.

Fiammifero (Male non fare, paura non avere) – 12’ 12’’, regia di Lorenzo Ambrosino, Italia, 2016
Enzo è un pensionato. Vive in una piccola stanzetta in affitto in un quartiere popolare, dove è nato 75 anni fa. Tutti i giorni, alle tre in punto, lascia la sua piccola abitazione e si dirige zoppicando verso la piazza sottostante dove inizia a chiamare qualcuno o qualcosa, con versi misti a parole. Apparentemente senza poteri, dedica la vita a salvare i suoi invisibili protetti. Che gli sono, viceversa, indispensabili.
(Matchsick) Enzo is a retiree. He lives in a small room for rent in a popular district where he was born 75 years ago. Every day, at three o’clock, he leaves his small home and goes limping toward the square below, calling someone or something, using words and calls. Apparently without power, he dedicates his life to save its invisible protected, which are indispensable to him.

Run(d) for Freedom – 23’16’’, regia di Francesco Furiassi e Francesco Agostini, Iraq, 2017
Rand ha 21 anni ed è una rifugiata. Il 6 agosto 2014 scappò dalla sua città natale, Qaraqosh, con la sua famiglia e con tutta la comunità cristiana, per salvarsi dalla follia dell’Isis. Oggi, dopo due anni, gestisce la maratona per la pace e ha la possibilità di tornare in città, ma solo per poche ore.
Rand is 21 years old and she is a refugee. The 6th of august 2014 she escaped from her hometown, Qaraqosh, with her family and the whole Christian community, to save herself from the Daesh madness. Today, after two years, she runs the marathon for the peace and she has the possibility to go back to her town, but just for few hours.

Strawberry Garden – 12’04’’, regia di Alessandro Arfuso, USA, 2017
(Il giardino delle fragole) Felice Catapano è nato a Napoli ma 50 anni fa è emigrato a New York in cerca di fortuna. Ora che è anziano vive da solo nella sua grande casa. Felice è combattuto tra la perdita dei suoi affetti più cari, il suo mantenersi in attività e il desiderio di andare avanti, nonostante le difficoltà.
Felice Catapano was born in Neaples, but fifty years ago he tried to build a new life in New York. Now he is an old man who lives alone in his big house. Felice is torn between the loss of his loved ones, his dynamism and his desire to move forward, despite the “storms”.

Sustainable Futures: Survivor Girls – 8’49’’, regia di Nicole Watson, India/USA, 2016
(Futuro sostenibile, ragazze sopravvissute) Il film documenta l’impatto di un sistema di filtraggio di energia solare e dell’acqua che è stato donato ad un rifugio di Kolkata, in India, per ragazze minorenni salvate da violenza. C’è un parallelo tra la loro riabilitazione e le storie ispiratrici con l’impostazione e l’implementazione dell’energia solare.
The movie documents the impact of a solar energy and water filtration system that has been donated to a trafficking rescue shelter in Kolkata, India for underage girls. It parallels their rehabilitation and inspiring stories with the set-up and implementation of the solar energy.

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