Rifiuti, Agostini: “Un sistema produttivo del riuso e riciclo a Colleferro”

Un progetto integrato per la costituzione, presso il territorio di Colleferro  di un sistema produttivo locale del riuso e del riciclo. E’ la proposta del consigliere regionale Riccardo Agostini (Art.1 – Mdp), attraverso un ordine del giorno approvato dall’aula della Pisana.

Agostini propone “la costituzione di un ambito territoriale in cui strutturare un ciclo industriale del riciclo-riuso-arricchimento tecnologico attraverso una opportuna dotazione impiantistica, con scelte di discontinuità rispetto alle fasi gestionali attuali, a partire dalla scelta drastica e immediata di chiusura delle discariche per come sono utilizzate e concepite attualmente. Per questo è necessario procedere alla programmazione della chiusura della discarica di Colleferro entro il termine del 2019”.


Riccardo Agostini

Il progetto prevede inoltre di favorire l’insediamento territoriale di aziende specializzate nel riuso e il riciclo dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata attraverso ogni strumento fiscale e incentivante disponibile. Gli incentivi economici e fiscali dovranno privilegiare l’insediamento delle aziende ad alta tecnologia e ad alto  tasso di innovazione, detentrici di brevetti o di uso di brevetti in grado di favorire un nuovo ciclo della materia, che acquisti maggior valore con la rigenerazione che sia utilizzabile dalle maggiori strutture industriali e di servizi del Lazio (Aerospazio – Automotive – Chimico/Farmaceutico – Gomma Plastica – Agroindustria – Edilizia – Ceramica – P.A. – Utilities – ecc.). Inoltre si potrebbero utilizzare Bandi di Gara a valere sui Fondi Europei per attrarre aziende di dimensione internazionale operanti lungo tutta la catena e le specificità dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata.

“L’obiettivo – aggiunge Agostini – è la creazione di un sistema industriale di lavorazione dei rifiuti posizionato sul riuso, sul riciclo e sull’arricchimento tecnologico, capace di stimolare, incentivare e trainare la crescita della raccolta differenziata favorendo la segmentazione della raccolta per tipologia di rifiuto. Ciò consentirebbe di collegare funzionalmente l’area della ricerca al sistema delle imprese, costruire le condizioni territoriali per una crescita occupazionale di qualità e stabile sviluppando produzioni e specializzazioni con buone prospettive future. Infine – conclude Agostini –  un sistema industriale di utilizzo delle materie provenienti dalla raccolta differenziata favorirebbe analogamente ad altre esperienze europee e internazionali la diffusione di metodi di raccolta sempre più puntuali e selezionanti riducendo notevolmente i volumi dell’indifferenziato.”