Stele dedicata a Norma Cossetto vandalizzata nella notte: le reazioni della politica

Il risveglio dei social network nel capoluogo pontino è stato carico di indignazione per via della targa intitolata solo ieri a Norma Cossetto, la maestrina 23enne massacrata e uccisa nella tragedia delle foibe, che è stata imbrattata con una scritta anarchica di coloro rosso nella nottata. Emerge un senso di insicurezza per il gesto dai commenti di alcuni che invocano più controlli “In questa città non ci sono telecamere, troviamo questi vigliacchi” ma la parola più usata è senza dubbio “vergogna”.
E naturalmente non si sono fatte attendere le dichiarazioni del mondo politico locale, a cominciare da quelle più dure del responsabile provinciale di “Rinascimento”, Matteo Palombo che ha detto: “Sono dei malati di mente e dei maiali” . Molto rapida e netta la risposta del sindaco di Latina Damiano Coletta che alla stampa ha dichiarato: “Posso dire che il mondo è ancora pieno di stupidi e nella nostra città questa ne è la dimostrazione. Vedremo di porre per l’ennesima volta rimedio. Sicuramente dobbiamo potenziare i controlli ma non possiamo mettere la città sotto presidio totale. Il lavoro più lungo è di tipo culturale per far sì che queste menti ignobili vadano isolate. Che siano quattro stupidi ragazzini o degli stupidi adulti la realtà è che sono semplicemente stupidi. Andrebbero isolati ed educati alla civiltà ed al senso della vergogna”. “Non è passato neanche un giorno – tuona il consigliere comunale di opposizione Matteo Coluzzidall’intitolazione del Giardino di Norma Cossetto. Un affronto a chi? Ad un avversario politico? Proprio no. Solamente ad una ragazza istriana di 23 anni torturata ed uccisa perché italiana. Al tricolore che questa mattina ho rimesso al suo posto perché gettato in mezzo al fango. La parola vergogna non è abbastanza”. Alessandro Cozzolino, segretario comunale del Partito Democratico aggiunge: “ Il ragionamento è lo stesso di quando hanno imbrattato il monumento ai caduti al Parco Falcone e Borsellino. Sono atti vandalici compiuti da idioti sia in quel caso che in questo. Condanna assoluta e nessuna giustificazione, nemmeno velata è ammissibile. Imbrattare una lapide è un gesto assurdo e senza senso”.  Marco Savastano di Casapound Latina non si lascia sfuggire l’occasione per lanciare un monito elettorale: “Proprio ieri e stata intitolato questo giardino a Norma Cossetto. E già dei decerebrati hanno colpito. Le provocazioni non ci fermeranno. La nostra vittoria il 4 marzo li farà schiumare di rabbia”. ”Un atto di vile oltraggio alla memoria storica di questo Paese che meriterebbe invece profondo rispetto” è il commento di Fabrizio Porcari candidato di “Liberi e Uguali” mentre Marina Aramini, consigliere comunale di Latina Bene Comune che ieri aveva introdotto con un discorso l’intitolazione del parco ha dichiarato: “Penso delle volte che non si hanno spiegazioni se non la mancanza di rispetto e di valori. Gente vuota che non sa comunicare e lo fa in modo incivile”.