Edilizia in provincia di Latina: “In 10 anni ha perso 50% del volume di affari”

“In dieci anni in provincia di Latina abbiamo perso il 50% del volume di affari del settore edilizio, che in termini di lavoro vuol dire che siamo passati da 10.722 addetti impiegati a 5.161. Tutte queste persone, queste famiglie, nel 2008 guadagnavano complessivamente 81 milioni di euro, mentre oggi, la massa salariale del comparto in provincia è ridotta a 48 milioni”.

Sono dati impietosi quelli riferiti dall’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Latina, numeri che parlano di una profonda crisi che non accenna ad allentare la sua morsa su di un settore cardine per l’economia della provincia di Latina.


I segnali di ripresa che da qualche semestre si fanno registrare in altri comparti produttivi, infatti, non interesserebbero nemmeno lontanamente l’edilizia, inchiodata com’è da una molteplicità di questioni ben note a tutti gli addetti ai lavori ma mai affrontate in maniera organica.

Palluzzi

“Sono dati da dopoguerra – dice Pierantonio Palluzzi, presidente di Ance Latina – che tratteggiano un quadro drammatico al quale non stanno seguendo politiche di rilancio adeguate”.

Quanto questa situazione nel nostro territorio è dovuta alla drastica diminuzione degli investimenti pubblici in infrastrutture?

“Posso rispondere facendo un riferimento su tutti – dice Palluzzi – l’autostrada Roma-Latina. Quella è un’opera che vale, se realizzata, circa 2,7 miliardi di euro. Proviamo ad immaginare se invece di partire nel 2018/2019, come tutti noi auspichiamo, fosse stata avviata nei tempi originari, quindi dieci anni fa. Oggi non avresti questa crisi clamorosa della quale stiamo parlando ed in più avremmo quel collegamento necessario per lo sviluppo della nostra provincia. Quindi la mancanza di investimenti pubblici importanti hanno avuto ed hanno certamente un ruolo determinante nella crisi del comparto edile. Dopo una guerra si riparte sempre dalle infrastrutture, per questo dico che c’è bisogno di un nuovo Piano Marshall per la nostra provincia e non solo”.

Parlando invece di politiche fiscali, le ultime riforme quale effetto hanno determinato nel vostro settore?

“Hanno piegato ulteriormente le possibilità finanziarie di tante imprese costrette a sottostare a meccanismi iniqui – risponde il presidente di Ance Latina -. Prendiamo ad esempio lo split payment, che prevede che le pubbliche amministrazioni versino direttamente all’erario l’Iva dovuta per i lavori effettuati. A noi va benissimo questo, se non fosse che, nel frattempo, l’impresa deve continuare a pagare tale imposta per l’acquisto di beni e servizi presso i propri fornitori. Ciò si traduce in una perenne situazione di credito Iva per le società di costruzione nei confronti dello Stato, contro la quale a poco sono servite le misure per accelerare il rimborso Iva predisposte dal Governo. Il risultato è che, tra Iva versata e quella soggetta a split payment, le imprese di costruzione si trovano a subire una pesante perdita di liquidità”.

Per oggi pomeriggio, alle 16,30, l’Ance insieme ai sindacati di categoria e a molte altre organizzazioni legate a questo comparto, ha organizzato un convegno al Teatro Moderno di Latina. Quali saranno i temi al centro di questo incontro pubblico?

“Cominciamo col dire che è la prima volta che vengono convocati gli Stati generali dell’edilizia in provincia di Latina – spiega Palluzzi -. Ci saranno dunque le organizzazioni sindacali dei lavoratori della Feneal Uil Latina, Filca Cisl Lazio Sud, Fillea Cgil Frosinone Latina, la Cassa Edile della provincia di Latina, l’Esel-Cpt della provincia di Latina, gli ordini professionali degli architetti, avvocati, geometri, commercialisti, ingegneri, periti industriali della provincia di Latina. In più è stata coinvolta la Provincia di Latina, la Camera di Commercio di Latina, Unindustria Latina, Anaepa Confartigianato Latina e molti altri rappresentanti delle forze politiche e sociali di questo territorio. L’obiettivo è quello di evidenziare tutte le criticità, con il contributo diretto delle aziende e di chi questi problemi li vive ogni giorno, ma soprattutto di formulare insieme delle soluzioni pratiche capaci di rilanciare il settore nella nostra provincia”.