Bagarre dal sindaco: volano scrivania e sedie. Refertati il primo cittadino e un ambulante

Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno

(Il sindaco Stefanelli)

Lunghi minuti di tensione, martedì mattina, nel cuore del Comune di Minturno: è andata in scena un’accesa bagarre che a margine ha visto ricorrere alle cure dei sanitari il sindaco Gerardo Stefanelli, un 30enne ambulante del posto e la compagna di quest’ultimo.


Il Comune di Minturno

Teatro dei fatti la stanza del primo cittadino, che aveva ricevuto a colloquio i due per discutere del no dell’amministrazione comunale a dei mercatini nell’area dell’ex Sieci. Un ‘niet’ mal digerito dal commerciante, che ad un certo punto secondo le ricostruzioni ha dato in escandescenze, capovolgendo con violenza la scrivania del sindaco e alcune sedie. “Avevamo finito di parlare, poi ha preso per andarsene, aprendo la porta per far entrare chi era in fila dopo di lui”, ha spiegato Stefanelli. “A quel punto, improvviso, il raptus”.

Fin qui le certezze, seguite a caldo da accuse incrociate rispetto l’effettiva dinamica dei fatti successivi. Comunque sia andata, poco dopo il sindaco si è recato presso il punto di primo soccorso di Minturno, da dove è uscito con una prognosi di cinque giorni. Tre giorni a testa, invece, per l’ambulante e la compagna, recatisi presso il pronto soccorso dell’ospedale di Formia.

Strascichi sanitari a precedere, salvo dietrofront, prossimi strascichi legali. Il 30enne e la donna, abbandonato il “Dono Svizzero”, si sono portati in Commissariato per sporgere denuncia contro il sindaco e il fratello, anche lui a quanto pare rientrato in qualche modo nella discussione successivamente degenerata. Le accuse messe nero su bianco? Si parla di un’aggressione e di minacce. Versione che potrebbe essere a breve seguita da quella, ben diversa, contenuta in un’altra denuncia-querela da parte del primo cittadino. Il quale, interpellato a riguardo, ha minimizzato: “Per me la questione è finita lì”, ha detto, riservandosi però un’azione legale a seconda delle ‘mosse’ della controparte. “L’aggressione e le minacce sostenute dall’ambulante? Nulla di vero. E a poterlo confermare ci sono decine di testimoni. E’ stato soltanto invitato ad andare via”.

Impegnati a ricostruire i contorni della vicenda che ha messo in subbuglio il Municipio, i carabinieri.

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